Nippon Animation, fondata da Koichi Motohashi il 3 giugno 1975, è stata una delle compagnie d'animazione giapponese più attive e importanti tra gli anni '70 e '90 dello scorso secolo, contribuendo a realizzare alcuni dei titoli più apprezzati di quegli anni e specializzandosi in particolare nei cosiddetti "meisaku", quelle serie tratte da classici della letteratura occidentale.
A partire dalla collana del World Masterpiece Theater, e con diversi altri meisaku collaterali ad affiancarla, la compagnia non si è tuttavia limitata ad adattare romanzi occidentali ma ha realizzato anche prodotti originali o tratti da fumetti giapponesi.
Dopo l'enorme successo degli anni '70, gli anni '80 hanno visto un calo dell'interesse nei confronti dei meisaku, che hanno comunque resistito fino agli anni '90, quando il filone si è spento a causa del poco interesse da parte del pubblico. Le nuove generazioni di bambini, nate e cresciute nel benessere e lontane dalla povertà e dagli stenti del dopoguerra, sono sempre più lontane dai poveri orfani di queste storie della letteratura, preferendo opere e personaggi più moderni in linea con la loro quotidianità in cui immedesimarsi più facilmente.
Il World Masterpiece Theater ha così termine il 23 marzo 1997, e la Nippon Animation inizia gradualmente a perdere terreno nel sempre più competitivo mondo dell'animazione giapponese del 21° secolo. Proprio in quel periodo esce comunque uno dei maggiori successi dello studio, quel Chibi Maruko-chan in grado di far segnare share televisivi altissimi e diventare una delle serie animate giapponesi più lunghe e popolari di sempre.
Dopo un fallito tentativo di riportare in vita il World Masterpiece Theater tra il 2007 e il 2009, la Nippon Animation, pur essendo ancora viva e continuando a realizzare prodotti animati, è oggi uno studio di secondo piano, ormai ben lontano dai fasti di un tempo.
In occasione del 50° anniversario dello studio, sul canale youtube ufficiale è stato pubblicato un videotributo a opera di Misato.
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