Il seminale manga fantascientifico degli Anni 80 ha già goduto di tre edizioni italiane, ma…
Vi
segnaliamo con piacere una notizia che non riguarda direttamente il
mercato manga italiano, ma che crediamo possa essere interessante per
tutti gli estimatori dell’arte di Katsuhiro Otomo (e magari di buon
auspicio per il futuro editoriale del nostro Paese…).
In occasione
della fiera Emerald City Comicon 2016 (Seattle, 7-10 Aprile), la casa
editrice statunitense Kodansha Comics ha annunciato la prossima
pubblicazione di una nuova edizione del manga cult Akira particolarmente
prestigiosa e invitante.
I dettagli direttamente dal comunicato stampa dell’editore, che vi traduciamo a seguire:
“Nel
Dicembre del 1982 il mondo dei manga cambiò per sempre. Quello fu il
mese in cui Akira di Katsuhiro Otomo debuttò all’interno di Young
Magazine di Kodansha. La serializzazione di due anni che seguì definì il
tono dei manga e degli anime per gli anni a venire, e oltreoceano
divenne il termine di paragone di una generazione per il fumetto
giapponese.
Nel 2017, per omaggiare il 35° anniversario del
debutto di questo seminale pezzo di arte sequenziale, Kodansha Comics
pubblicherà Akira: The 35th Anniversary Box Set. Conterrà i volumi 1-6,
la serie completa, in cartonati di grande formato, più l’artbook Akira
Club. Per la prima volta in assoluto in lingua Inglese, la serie sarà
presentata nel formato originale da destra-a-sinistra, con le tavole
originali inalterate e le onomatopee in Giapponese con traduzione a
margine. Il nostro obiettivo è di produrre l’edizione Inglese finale,
definitiva, presentando l’arte di Otomo nel modo più autentico e
collezionistico possibile.
Ulteriori extra sono ancora da definire. Prezzo al pubblico consigliato: $199.99.”
Ci auguriamo di poter vedere anche in Italia una edizione dalle
caratteristiche simili, visto che Akira è stato pubblicato per ben tre
volte nel nostro Paese ma in nessuna occasione ha goduto di una veste
editoriale rispettosa dell’originale: la prima, nel 1990, è stata edita
da Glénat Italia sulla scia della versione americana ribaltata e
colorata da Steve Oliff per la Epic Comics (un imprint della Marvel); la
seconda, nel 1998, a opera di Planet Manga (già un anno prima portò a
conclusione la precedente rimasta interrotta a due volumi dal finale)
che curò la prima edizione italiana in bianco e nero in tredici volumi
(sempre con il senso di lettura occidentale); la terza, Akira
Collection, risale al 2005 e consta di 6 maxi-volumi in bianco e nero
dal senso di lettura opposto al giapponese, poi ristampati con le
medesime caratteristiche nel 2012.
Classe 1954, il maestro Otomo
debutta come mangaka negli Anni 70; prima di realizzare l’opera che lo
consacrerà a livello mondiale, Akira (1982-1990), l’autore dà vita a
Fireball, che contiene molte delle tematiche che svilupperà nei lavori
successivi, e a Domu, opera che gli varrà il Nihon SF Taisho Award.
È stato il primo fumettista giapponese a essere premiato con il Grand Prix del Festival international de la bande dessinée d’Angoulême.
Fonte: Kodansha Comics USA
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