
La Nippon Animation, a cui fu assegnato il compito di realizzare l'intera serie, aveva già al proprio attivo diversi successi come Heidi (Alps no shojo Heidi) e alcune delle puntate più belle del primo Lupin III (quelle in cui Lupin passa dalla Mercedes alla Fiat 500). Da notare, comunque, che le aspettative della NHK (la Tv nazionale giapponese) furono, almeno alla prima visione del cartone animato, amaramente disattese: infatti Conan, in termini di audience, raccolse uno scarso seguito, che non superò in media il 10% di share.
Il successo vero e proprio, tale da far considerare Conan un vero e proprio capolavoro dell'animazione, venne all'apice del successo di Hayao Miyazaki, raggiunto dopo l'uscita del più bel lungometraggio di Lupin III, Il Castello di Cagliostro (Rupan III, Carigosutoro no shiro).

Fortunatamente la NHK, pur desiderando realizzare un opera di azione, aveva l'obiettivo di realizzare un nuovo tipo di serie, che si discostasse da quelle robotiche in voga in quel periodo.
È stato trasmesso per la prima volta in Giappone dal 4 aprile al 31 ottobre del 1978 dalla rete NHK TV e in seguito sulla rete satellitare anime Animax, per poi venire tradotto in Inglese per il mercato del Sud e del Sud-Est asiatici.
In Italia "Conan il Ragazzo del Futuro" arrivò nel 1982, ed è senz'altro una delle serie di cartoni animati più trasmesse, ma soprattutto seguite e amate in Italia. Importata e diffusa a cura della Doro verso la fine degli anni Settanta, passò su alcuni dei network private: sul circuito EuroTV, che poi divenne ODEON, senza mai approdare in Rai; venne successivamente rivenduta a diverse piccole reti locali. Dopo anni di assenza, è ricomparsa nell'estate 1996 sul circuito di Italia 7 (probabilmente come risposta alla programmazione della seconda versione); nella primavera 1997 è stata anche trasmessa sul circuito JTV (ex Junior TV).

Posso dire con certezza che Conan è il nome di una serie d'animazione giapponese che ha fatto epoca in Italia.
Quando, verso la fine degli anni '70 e nei primi anni '80, la televisione italiana - allora estremamente variegata e in grande crescita - fu invasa dai cosiddetti "cartoni animati giapponesi", la vicenda di Conan, ragazzo del futuro in un mondo post-nucleare, conquistò gran parte dei bimbi...
Conan il ragazzo del futuro è LA serie televisiva di Hayao Miyazaki. Lo si evince semplicemente notando che si occupò personalmente di sceneggiatura, storyboard, regia, character e mechanical design, oltre ovviamente a supervisionare e coordinare l'intero progetto. (Nella sigla italiana di Conan il regista viene indicato come "Shun Miyazaki". Ma è un errore, che dimostra soltanto la cura con cui fu fatta la versione italiana...)

Takahata diresse gli episodi 9 e 10, oltre a dare una mano con gli storyboard, mentre Otsuka si occupò di curare le animazioni e di dare un contributo al character design.
Il risultato è una serie dal ritmo impeccabile, dalla storia priva di smagliature che per di più può fare affidamento su di un reparto tecnico che non sfigura a tutt'oggi.
Certo, la narrazione non arriva alla velocità sincopata degli anime odierni e le inquadrature o la regia, seppur con tocchi di classe, non sono paragonabili a quelle più ardite e ricercate dei migliori film moderni. Ed anche la storia mantiene quei tratti, con cui Miyazaki volle caratterizzarla, che apparivano già allora come delle "speranzose ingenuità" Ma credetemi quando vi dico che quest'anime, anche nelle sue tematiche ecologiste e pacifiste, è a tutt'oggi godibilissimo, perché è un'opera dalle molteplici chiavi interpretative, che tocca svariate tematiche, riuscendo inoltre a integrare abilmente vari generi...

Sciaguratamente durante il conflitto verranno anche impiegate le spaventose bombe elettromagnetiche che inclineranno l'asse terrestre. Le placche continentali allora si frattureranno, inabissandosi, e solo alcuni isolati lembi di terra si salveranno, nell'immensità di un nuovo oceano senza fine.
Solo pochi sopravvissuti riusciranno per caso a salvarsi dalle ondate di marea, rimanendo isolati nei pochi territori emersi e dovendo ricominciare da zero, fondando, nella maggior parte dei casi, villaggi agricoli.
All'epoca della storia, l'unica città-stato ancora basata sulla tecnologia è la dispotica Indastria, in cui le persone sono divise in caste e la maggior parte della popolazione è sfruttata dai potenti.
Vent'anni dopo, siamo nel 2028, in una di quelle sparute isolette vivono un ragazzo e suo nonno, unico legame del giovane con un mondo ormai scomparso...

Ormai cresciuto, ha 11 anni, Conan vive sull'isola con il nonno, l'ultimo degli astronauti sopravvissuti, che pensa che sulla terra non siano rimasti altri abitanti oltre a sé stesso ed il ragazzo. La vita di Conan è semplice e in intimo contatto con la natura; egli, dotato di una forza e un agilità fuori del comune, è un abile pescatore, in grado di resistere in immersione molto più a lungo delle altre persone. (è dotato di incredibili abilità fisiche, sviluppate probabilmente per far fronte alle proibitive condizioni di vita circostanti)

Ma questo sarà solo l'incipit ad una serie di eventi, una ricerca che lo porterà alla scoperta del mondo, di se stesso e degli altri, in un viaggio fatto di piccole tappe all'interno di un disegno più grande. (un classico della retorica di Miyazaki)
Lo stupore di Conan è enorme, in quanto oltre al suo nonno non ha mai avuto modo di vedere e conoscere altri esseri umani. Superata l'iniziale diffidenza, Conan porta la ragazza nella loro "capanna", ricavata dal razzo che venti anni prima aveva fallito nel fuggire dalla Terra.

Indastria è una delle terre emerse più grosse fra quelle rimaste, ed anche la più potente; il suo Amministratore, il malvagio Leska, cerca con ogni mezzo di stabilire la supremazia di Indastria su tutte le altre terre, e per poter fare ciò, ha bisogno dell'energia solare, la fonte di tutte le armi protagoniste dell'olocausto. Lana però era riuscita a fuggire, e, inseguita da Monsky (il braccio destro di Leska) era finita stremata sull'Isola Perduta.
Lana, rivela che molte altre persone sono sopravvissute alla catastrofe, e che nella sua isola di Hyarbor la gente vive in pace e armonia, anche se minacciata dall’aggressiva società di Indastria, praticamante l'unica città-stato ancora basata sulla tecnologia rimasta sulla Terra.
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Conan ha in mente una sola cosa: andare ad Indastria per salvare Lana. Si costruisce perciò una zattera con mezzi di fortuna, e si dirige verso il mare aperto.
Conan scopre così, in pochissimo tempo, che il suo mondo non è tutto lì, che ci sono tantissime cose da imparare, da vedere, da conoscere, che l'aspettano lontano dalla sua piccola isola. Tutte le certezze di Conan si disgregano in pochi attimi e la morte di suo nonno insieme al rapimento di Lana, la ragazzina, gli creano un forte senso di vuoto e di rabbia insieme, che lo spingono ad andarsene dall'isola e ad intraprendere il suo viaggio, senza sapere né la meta, né il percorso, solo con la promessa di trovare Lana e di tornare un giorno sulla tomba del nonno.
Impossibile non appassionarsi, non rimanere coinvolti da questa storia e dai suoi personaggi, come difficile sarà anche non avvertire un moto di malinconia in questo capolavoro della nostra infanzia..

I due ragazzi si imbarcano clandestinamente sul Barracuda, la nave di Capitan Dice, un abitante d'Indastria che ha il compito di trasportare verso la capitale ogni tipo di plastica, dalla quale l'unica fabbrica funzionante ricava pane e cibarie per la sopravvivenza.
Vengono scoperti e arruolati dall'equipaggio.
Arrivati a Indastria, Conan viene riconosciuto da Monsky e viene arrestato. Grazie all'aiuto di Jimsy, riesce però ad evadere e a salire fino alla Torre del Sole, dove è prigioniera la sua amica Lana. Riesce quindi a liberarla e i due scappano inseguiti dai militari, verso i sotterranei dove viene custodito un antico aereo della guerra mondiale, chiamato il Gigante.
Accerchiati dagli uomini di Leska, Conan e Lana alla fine vengono nuovamente catturati.
Nel frattempo l'operato di Dice viene aspramente criticato dal Gran Consiglio di Indastria e da Leska stesso, e l'agognata ricompensa in punti di merito sfuma miseramente per il comandante del Barracuda. E' a questo punto che Dice decide di ribellarsi a Leska, e decide di salvare Lana e scappare col Barracuda.

Colmo di rabbia per il piano di Dice, Leska decide, contro il parere del Gran Consiglio, di mandare all'inseguimento del Barracuda anche la loro potentissima Cannoniera.
Dice spera di dileguarsi nel mare aperto col favore della notte, ma con una sua mossa incauta rivela la presenza del Barracuda al Falco che sta sorvolando la zona. In quel momento Conan si getta nel mare e insegue a nuoto il Barracuda. Ma ormai la Cannoniera conosce la loro posizione, e attacca la nave.

Probabilmente guidati telepaticamente dal Dottor Rao, Conan e Lana attraversano il deserto e giungono all'altra parte dell'isola, dove lavora un certo Patch, un ingegnere dall'aspetto e soprattutto dai modi spicci e scorbutici. Quest'ultimo accoglie i ragazzi e li obbliga a lavorare attorno alla nave che l'ingegnere sta cercando, insieme ai suoi collaboratori, di recuperare dal fondo del mare.
Conan e Lana vengono trattati rudemente da Patch, ma questi in fondo cerca anche di proteggerli da Monsky che è ancora in cerca dei due ragazzi. Presto però l'ingegnere è costretto a rivelare la sua vera identità: mentre è immerso con lo scafandro per continuare i suoi lavori, gli capita un incidente, e chiede telepaticamente aiuto a Lana. Conan e lo salva. A questo punto i due giovani capiscono che in realtà quell'uomo non è altri che il dott. Rao, il nonno di Lana.
Ma fra gli uomini del dott. Rao c'è un traditore che racconta tutto a Monsky, la quale si dirige subito verso quell'isola a bordo del Falco.
Conan, Lana ed il nonno di Lana, riescono però a fuggire grazie ad un violento maremoto che colpisce la piattaforma dove stavano lavorando.
La prima tappa è il deserto, nel quale Rao aveva nascosto il prototipo della sua macchina volante; purtroppo quest'ultima è malfunzionante, e i pezzi che servono per la sua riparazione si trovano nella Torre ad Indastria: i tre decidono quindi di ritornare ad Indastria per recuperarli. Nel loro viaggio verso la Torre, essi incontrano Dice, al quale era stata inflitta, per il suo tradimento, la punizione di morire legato e dissetato nel deserto. Dice viene recuperato dai tre, e la loro marcia continua. Mentre Rao e Lana si dirigono nella Torre per recuperare i pezzi, Conan e Dice decidono di creare un diversivo per distogliere l'attenzione della gente di Indastria dalla ragazza e dal nonno: s'impossessano così di uno dei robot meccanici, e seminano il caos sulla superficie di Indastria.

Rao decide di rimanere ad Indastria: ora il suo compito è quello di avvisare i civili di Indastria, ancora ignari di tutto, della prossima catastrofe che colpirà l'intero continente: la faglia su cui si trova Indastria sta cedendo a vista d'occhio.
Lasciato Rao su Indastria, il Barracuda si dirige verso Hyarbor, terra natale di Lana. Una volta arrivata nell'insenatura della città di Hyarbor, la nave viene attaccata da un gruppetto di pescatori (fra cui lo zio di Lana, un vero piromane) perchè era stata riconosciuta come la nave che per prima aveva rapito Lana.

All'improvviso compare la Cannoniera di Indastria, ed un manipolo di soldati invade la tranquilla Hyarbor. Uro prova ad organizzare un attacco contro gli invasori, ma il suo tentavo fallisce, e viene catturato. Tara viene addirittura ferita, ma Conan e Jimsy la salvano. Uro, una volta catturato, capisce che questa è l'occasione giusta: offre il suo aiuto a Monsky per catturare Lana, in cambio del conferimento del ruolo di Capo del villaggio.
Monsky accetta, e Uro inscena una falsa fuga per poter ritornare ad Hyarbor, che nel frattempo sta organizzandosi per difendersi. Il piano di Uro riesce, il villaggio capitola e Lana viene nuovamente fatta prigioniera e trasportata sulla Cannoniera. Conan, Jimsy, lo zio di Lana e pochi altri cercano invece di difendersi mediante tattiche di guerriglia, ma a poco o nulla servono i loro sforzi. Lo zio di Lana allora mostra a Conan una bomba di sua fattura: se collocata sotto i motori della Cannoniera, questa potrebbe affondare definitivamente.
Conan accetta il rischioso incarico, e colloca l'ordigno sotto la nave. Come previsto, ma dopo qualche contrattempo, l'esplosione della bomba avviene, ed è devastante: la nave affonda inesorabilmente. Conan riesce così a salvare Lana, prima che la Cannoniera s'incagli definitivamente.

Ben presto le acque si ritirano, e la normalità ritorna su Hyarbor.
Ormai per Monsky (salvata da Dice prima di venire travolta dall'onda marina) e per i soldati di Indastria svaniscono le ultime possibilità di poter riprendere l'isola, quindi si arrendono di spontanea volontà, e vengono accolti dai cittadini come membri di Hyarbor: le loro antiche rivalità non hanno più ragione di sussistere. L'unica ad avere difficoltà nell'adattarsi è proprio Monsky...
Nei lunghi momenti di quiete di cui ora può godere, la donna ripensa più volte al suo passato, ed alla guerra che era scoppiata mentre lei era ancora una bambina: un'enorme mareggiata l'aveva resa orfana, e lei si era dovuta arruolare per forza di cosa nell'armata di Indastria.

Conan le chiede perciò il suo aiuto; la donna, anche se sbalordita e colpita dalla richiesta di Conan, non può che accettare. Il giorno dopo Conan, Jimsy e Monsky partono: presto si aggiungono a loro anche Lana (Conan capisce l'importanza che la ragazza ha per il nonno) e Dice, salito a bordo clandestinamente.
Durante il viaggio Monsky si accorge di quanta sia la fiducia che i ragazzi hanno posto su di lei, e, commossa, decide di aiutarli e tradire Leska, ormai diventato un despota impazzito.
In prossimità di Indastria il loro mezzo aereo viene avvistato dal Falco e vengono attaccati. Con un'abile mossa Monsky riesce a far avvicinare l'aereo alla terraferma, in prossimità della Torre, così che Dice, Lana e Jimsy possano scendere salvi: poi l'aereo viene ripetutamente colpito con Monsky e Conan ancora a bordo: il mezzo cade nuovamente e Conan viene catturato mentre cerca di salvare Monsky dall'incendio dell'aereo.
Nel frattempo Lana, Jimsy e Dice riescono a rifugiarsi nei sotterranei di Indastria, dove sperano di incontrare il dottor Rao, con la speranza che questi possa poi liberare Conan. Purtroppo il nonno di Lana è già stato catturato dal malvagio Leska, e sottoposto alle torture, tanto da renderlo cieco e sordo, perchè collabori.
Rao invece vuole che l'energia solare venga usata per salvare gli abitanti di Indastria dall'imminente cataclisma. Anche Monsky si rende conto della situazione reale, e cerca di convincere Leska a fare ciò che dice Rao: ma l'ottusità e la follia dell'Amministratore di Indastria hanno la meglio, e Monsky viene "bollata" come vile traditrice e condannata a morte. Inoltre Leska, dato che gli abitanti del sottosuolo collaborano con Lana, decide di far allagare tutte le gallerie con l'acqua del mare. Promette che smetterà solo se gli verrà consegnato Lana.
La ragazza cade nel tranello, e viene nuovamente catturata, mentre gli abitanti del sottosuolo, insieme a Dice e Jimsy, vengono lasciati al loro destino.

Mentre fugge, Conan sente degli spari provenire dal posto in cui si trova Monsky... il destino della donna è incerto. Nel frattempo Leska conduce Lana nel luogo dove è rinchiuso il dottor Rao, con l'intenzione di far collaborare una volta per tutte lo scienziato. All'ennesimo rifiuto di entrambi, Leska obbliga Lana a rimanere su una passarella, le mani legate dietro alla schiena, sospesa nel vuoto. La ragazza cerca di resistere, ma sa che non potrà durare a lungo...Dice, Conan e Jimsy con uno stratagemma riescono ad uscire dai sotterranei, e si dirigono verso la sala di controllo dell'intera Torre: recuperano la ferita Monsky, e prendono possesso della sala di controllo stessa, permettendo così l'apertura dei sotterranei e la successiva liberazione degli abitanti imprigionati.
Proprio mentre Lana sta per cedere, sente la voce di Conan che la chiama, apre gli occhi e vede con sollievo che gli abitanti del sottosuolo sono salvi. Per Leska la situazione precipita: gli ex-prigionieri, colmi di rabbia per la loro precedente situazione, invadono la Torre e riducono all'impotenza le guardie di Leska. Quest'ultimo allora prende Lana in ostaggio, e si dirige, inseguito da Conan, sul tetto della Torre, dove c'e' la macchina volante ad aspettarlo.
Mentre il mezzo si sta innalzando, irrompe Conan, che lo danneggia lanciando un palo metallico sradicato dal tetto con la sua immensa forza. La macchina prende fuoco, mentre Conan mette K.O. Leska, recupera Lana e con un balzo che sembra quasi un volo, raggiunge nuovamente il tetto della Torre, aiutato da Jimsy, Dice e Monsky.
La macchina volante prosegue la sua rotta, sparisce per un attimo dietro le colline, ed esplode.
A questo punto, mediante la telepatia di Lana, il dottor Rao mette a punto la Torre, che non è altro che una enorme centrale di raccolta dell'energia solare, in modo da salvare gli abitanti di Indastria...
Ma Leska è ancora vivo, e con un gruppo di fedelissimi, s'impossessa del Gigante e della sala di controllo, con la quale convoglia tutta l'energia della Torre sull'enorme aereo da guerra.
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Lana e Monsky, a bordo del Falco, una volta visto il Gigante librarsi in aria, vanno ad avvisare Conan e gli altri. Ancora una volta i nostri sono tutti insieme a bordo del Falco, nel vano tentativo di attaccare il Gigante: ma come previsto, le armi del minuscolo Falco si rivelano assolutamente inutili contro l'enorme stazza del gigante d'acciao.
Allora Conan suggerisce a Monsky di atterrare direttamente sul Gigante, per poi provare a distruggerlo direttamente dall'interno: il Falco si schianta contro una delle cento e più torrette e, scesi i tre maschi, Lana e Monsky ripartono verso la Torre di Hyarbor.

Su Indastria nel frattempo i preparativi per la fuga sono febbrili: la nave affondata viene recuperata grazie alle indicazioni di Rao, ed in fretta e furia viene allestita per l'imminente partenza: per la partenza, ormai mancano solo Conan, Dice e Jimsy.
Lana, d'accordo con Rao, decide che la nave parta anche senza di loro tre: sarebbe inutile rischiare la vita di centinaia di persone solo per attendere l'improbabile ritorno dei tre intrepidi che avevano accettato una missione suicida.

Durante il viaggio verso Hyarbor, la nave incontra il relitto dell'ala del Gigante sul quale si trovano, stremati dalla fame, ma ancora vivi, Dice e Jimsy. Di Conan, ancora nessuna traccia: allora il dottor Rao spiega a Lana come la ragazza possa utilizzare i suoi poteri telepatici per cercare Conan: Lana lascia vagare la sua mente nel cielo e, guidata anche da Tiki, il gabbiano con cui la ragazza comunica, trova Conan, e fa dirigere la nave verso il luogo in cui si trova il ragazzo. Saputo del ritorno di Conan, il Dottor Rao chiama a sè il ragazzo e Lana: dice loro che ormai il suo compito è finito, e affida Lana alla protezione di Conan.
Detto questo, e consapevole del fatto che Conan manterrà la promessa fatta, lo scienziato può morire col cuore in pace, senza più alcun rimorso dentro di sè. E la fine del viaggio arriva: Hyarbor è in vista!

Alla fine della cerimonia, un gruppo di abitanti di Hyarbor, fra cui Conan, Lana, Tara, Jimsy, Monsky e Dice parte col Barracuda: la loro destinazione è l'Isola Perduta, con l'intenzione di ricolonizzarla e di mantanere la promessa che Conan aveva fatto a suo tempo; ancora una volta il viaggio è lungo, ma piacevole; quando viene avvistata quella che dovrebbe essere l'Isola Perduta, i viaggiatori vengono colti da una gradita quanto inaspettata sorpresa: davanti a loro non c'è più la minuscola isola natale di Conan, bensì un intero continente! Evidentemente, i movimenti geologici che hanno distrutto Indastria hanno causato anche l'innalzamento dell'Isola Perduta, trasformandola in una nuova terra inesplorata e pronta per essere abitata. La scena si conclude con il Barracuda che sta approdando all'isola, sotto il sole rosso infuocato del tramonto...

In ogni campo della produzione umana, esistono opere che sovvertono le regole del tempo e lo trascendono. Opere definite Capolavori da più di una generazione. Nel campo dell'animazione giapponese sono poche le serie TV a potersi unanimemente fregiare di questo titolo. Una di queste è Conan il ragazzo del futuro...
Sprovvista di volgarità espressive, priva di qualsiasi forma di violenza gratuita, impregnata di un continuo richiamo alla natura e alla forza dei sentimenti; un'opera capace di evocare atmosfere affascinanti e d'infondere una sensazione di libertà senza tempo e senza confini, che ancor oggi, mantiene il suo fascino originario...

Analizzando le caratteristiche tecniche si nota la mancanza dei sottotitoli in italiano, che sono utilizzati unicamente in piccoli spezzoni, tagliati nella versione italiana e reintegrati per questa edizione DVD con l'audio giapponese e l'ausilio appunto dei sottotitoli. La scelta di reinserire queste scene è sicuramente lodevole, ma senz'altro avremmo preferito i sottotitoli estesi a tutta l'opera. La seconda versione è ad opera della Dynit.
Quella della casa bolognese può invece vantare un nuovo doppiaggio in dual mono, basato su nuovi adattamenti, il doppiaggio storico, il giapponese e, finalmente, i sottotitoli nel nostro idioma. Per quanto riguarda il lato video, sebbene la versione Yamato non soccomba quanto ci si potrebbe aspettare, i nuovi DVD le sono nettamente superiori in ogni aspetto.
Come in tutti i vecchi doppiaggi il cast di voci che Conan ebbe a disposizione fu assai limitato con il risultato, per una serie così ricca di personaggi, che vi fosse un abuso della pratica del "riciclo vocale".
Il nuovo doppiaggio pone ovviamente fine a questo difetto... vorrei esprimere un giudizio su questo doppiaggio, ma bisogna prima fare una doverosa premessa.
Chi, come me, ha visto questo anime, ha ben vive nelle orecchie le voci storiche... non è possibile valutare il nuovo doppiaggio totalmente in se stesso o nel solo confronto con quello giapponese. Non tutte le voci paiono azzeccate...

Si potrebbe analizzare ogni piccolo episodio di Conan e si scoprirebbe che la storia di questo ragazzo, così come Miyazaki ha voluto, segue un doppio filo. Uno più importante, che percorre tutta la vicenda dell'eroe, e uno più sottile, che inizia e finisce nei singoli episodi che si trova a vivere. Piccole tappe verso un disegno più grande. Ad ogni tappa un insegnamento, una piccola morale, quella morale che spesso Miyazaki inserisce delicatamente nelle sue opere.
Chi accompagna Conan nel suo viaggio si sente sempre più appassionato e coinvolto, fino a sentirsi tutt'uno con lui. I personaggi sono molti in quest'opera, ma è sconcertante come sia difficile non immedesimarsi in Conan, sempre e solo in lui. Si direbbe che la storia di Alexander Key abbia trovato in Miyazaki il perfetto artista per la sua messa in animazione.
L'opera di Key manca della semplicità e della profondità di particolari di quella di Miyazaki, ma il sentimento pacifista ed ecologico deriva direttamente dall'autore del romanzo.
Le due civiltà contrapposte: Hyarbor e Indastria, il ritorno alla natura, al contatto con la terra contro il progresso e la ricerca scientifica. Miyazaki non prende posizione. Dalla descrizione e dalla presentazione di Hyarbor si nota l'amore per la natura, ma anche l'ammirazione per il progresso e la tecnologia quando viene descritta Indastria: progresso che non è sbagliato in quanto tale, ma solo quando si trasforma in un veicolo di avvicinamento alla guerra e alla distruzione. Miyazaki non situa Conan in una delle due isole, ma nel mezzo. Lo elegge attore, regista e giudice della storia. E' lui che ci racconta sia Hyarbor che Indastria e che in un certo senso ci mostra gli aspetti belli e brutti di ogni cosa, rifuggendo da una visione manichea del mondo...
Conan, il ragazzo del futuro è una storia che fa crescere. Forse non molto, forse dipende da chi si avvicina all'opera e al grado di sensibilità e di attenzione che decide di mettere in gioco. Credo che la storia di Conan abbia da dire tanto in proporzione a quello che vogliamo sentirci dire. Non c'è limite. Qualsiasi risposta cerchiate nei meandri della vostra mente, dopo aver visto Conan avrete sicuramente le idee più chiare...

Il cartone animato si distingue per la delicatezza dei toni nostalgici che rappresentano la firma inconfondibile di Miyazaki.
Un piccolo gioiello da riscoprire...
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