
L'anime, prodotto dallo Studio Gallop e dal Group TAC, è andato in onda dal 1985 al 1987 sulla Fuji TV, per la regia di Gisaburo Sugii, su un progetto di Ren Usami, e consta di 101 episodi, trasmessi in Italia dalla Mediaset su Italia 1 a partire dal settembre del 1988.
Il titolo della serie, in Italia, è stato tradotto con "Prendi il mondo e vai" e la sigla è cantata da Cristina D'Avena.
"Touch: Sebango no Nai Ace" (1986, "Touch: asso senza numero"), "Touch II: Sayonara no Okurimono" (1986, "Touch II: regalo di addio"), "Touch III: Kimi Ga Torisugita Ato Ni" (1987, "Touch III: da quando te ne sei andato") e "Touch IV: Arekara, Kimi ha" (1988).
Il manga è stato pubblicato in Italia, con il suo nome originale, Touch, dalla Star Comics, raccolto in 26 volumi, dal luglio 1999 all'agosto 2001. Si tratta della seconda opera di Adachi pubblicata in Italia, sebbene si tratti della prima realizzata dall'autore nipponico.
Dopo lo scarso successo di lettori (ma non di critica) di "Rough", pubblicato nel 1996 sempre dalla Star Comics, In Italia si era temuto di non poter vedere più altri manga di Adachi, e Touch, fortunatamente, ha sfatato questa credenza, permettendo finalmente la meritata consacrazione di Adachi anche nel nostro paese.
Nel 1983 Touch vinse lo Shogakukan Manga Award nella categoria shonen.

I due fratelli Uesugi, Kacchan e Tacchan, sono gemelli, anche se più diversi non potrebbero essere: il primo è un brillante studente e un dotato e tenace atleta, campione di baseball; il secondo, uno scansafatiche, allergico agli impegni di qualsiasi tipo.


Alle superiori, Minami e Tatsuya finiscono in classe insieme e, mentre Kazuya e la ragazza si iscrivono al club di baseball del Mei Sei (del quale Minami diventerà, al secondo anno, la manager), Tatsuya, non è intenzionato a seguirli. Apparentemente la scelta di Tacchan sembra motivata dalla sua proverbiale pigrizia ma il ragazzo decide di non competere con il fratello in nessun campo, dallo sport a Minami.
La manager del club di baseball, Nishio Sachiko, convinta che anche Tatsuya nasconda del talento, cerca di convincerlo ad iscriversi anch'egli al club di baseball, ma il ragazzo, benché tentato dall'idea, è molto indeciso...


Tatsuya torna quindi sui suoi passi, proprio per scoprire che la vittima dell'incidente, un ragazzo con un'uniforme da baseball, non era altri che suo fratello, che non sopravviverà all'incidente, mentre il Meisei, orfano del suo asso, ovviamente non riesce a vincere la partita.
La morte di Kazuya getta nello sconforto la famiglia Uesugi, Minami, il club del baseball, soprattutto Koutarou/Kotaro Matsudaira, il ricevitore della squadra del Meisei (qui in Italia, Giancarlo. Il miglior amico di Kazuya, che inizialmente vedrà in Tatsuya, solo un perdente inferiore al fratello deceduto. Ma, durante il secondo anno, i due diventeranno buoni amici).
Al contrario Tatsuya nasconde dietro un'apparente serenità e scherzosità la sua enorme sofferenza, che solo Minami (innamorata di lui da sempre...) riesce a cogliere, mentre dagli altri è ritenuto un'insensibile...


Terzo anno. L'allenatore Nishio (Doriano. Accanto ad alcuni dei nomi originali ho inserito la loro "traduzione" qui in Italia, che per fortuna, riguarda solo la versione animata di Touch e non quella cartacea...) viene ricoverato presso un ospedale per un attacco di cuore, ma, prima d'andare in pensione, trova un sostituto per portare la squadra in finale. Per un errore, però, al liceo Meisei arriva, al suo posto, il fratello minore, Kashiwaba Eichiro (Marco Roccaforte).

Si scoprirà poi che il fratello minore era nella squadra di baseball con il fratello maggiore ma rimase sempre nella sua ombra nonostante la bravura e ora odia il baseball e rivede in Tatsuya e Katsuya lui e il fratello.
Minami puo dedicare tutto il suo tempo alla ginnastica artistica e infatti arriva al primo posto nel campionato del Kanto.
Il campionato inizia e il Meisei esce vittorioso dalle eliminatorie arrivando a giocare la finale con il Sumiko di nitta. Dopo una lunga e faticosa partita,e grazie al repentino cambiamento dell'allenatore, Tatsuya e i suoi compagni vincono all'undicesimo inning per 5 a 4, conquistando l'accesso al Koshien.
Durante l'ultimo lancio contro Nitta, anche se solo per un momento, lo spirito del fratello Kazuya va a incoraggiare Tatsuya. A coronamento del sogno di Minami e del fratello morto, Tatsuya riuscirà anche a rivelare il suo amore a Minami, naturalmente corrisposto.
La storia si chiude con il bacio fra i due ragazzi e con il trofeo del Koshien nella libreria di Tatsuya facendoci capire che il Meisei ha vinto anche al Koshien.
La conclusione è in puro stile Adachi: si intuisce il riscatto di Kashiwaba come uomo, il primo posto di Minami al Campionato Nazionale di ginnastica ritmica e il futuro, insieme, della ragazza e di Tatsuya.

Ad una grafica non particolarmente incisiva, sopperisce in modo assolutamente unico e personale nel presentare personaggi e situazioni. Il ritmo narrativo di Adachi trova nei silenzi, negli sguardi e in passaggi intuitivi il suo efficace incedere.
Le sue storie vanno più interpretate che lette. Questo perché, attraverso una "semplicità ad effetto", Adachi, fa intendere spesso gli eventi più che raccontarli in presa diretta.
In "Touch", ciò che spicca maggiormente è la continua variazione di contesti e personaggi, fin dall’inizio, in cui si da per scontato che il vero e indiscusso protagonista della storia sia Kazuya.
Ma è nei gregari che l’autore si esprime al meglio. A partire da Tatsuya, che almeno originariamente vive all’ombra del fratello, compiendo però scelte che contraddicono la sua apparenza superficiale, come quella di rinunciare a Minami.
Con il proseguo della storia si compirà il suo riscatto ma Tatsuya non diventerà mai un ineccepibile protagonista. Continuerà a mantenere le stesse caratteristiche che lo rendono amabilmente umano.

Infatti, il Koshien diventa l’obiettivo primario di Tatsuya, che dovrà poi vedersela anche con l’invadente Yuka e una giovane idol che, nel finale della vicenda, sembra mettere più seriamente in crisi il suo rapporto con Minami.
Molte sono le comparse che fanno capolino durante la storia. Da quella più pesante e significativa del "colosso" Harada a quella più leggera di Sasaki. Il primo è un po’ il tramite di cui si serve l’autore per dialogare con i suoi stessi personaggi e, attraverso il quale, si viene indirizzati a capirli. Sasaki, invece, nonostante abbia un ruolo più contenuto, risulta essere un efficace cammeo con il quale Adachi riequilibra l’ulteriore triangolo Tatsuya - Minami - Yuka.
Lo spessore psicologico dei diversi personaggi viene delineato spesso con leggerezza, attraverso la peculiarità di certi gesti o situazioni di efficace climax.
L’allenatore Kashiwaba è un riuscito esempio di storia nella storia. Veniamo a conoscenza del suo passato, così simile a quello di Tacchan, lo seguiamo finchè non porta il Mei Sei alla vittoria, affrancandosi dal suo ruolo negativo in modo decisamente non scontato né banale, infine indoviniamo che questo è per lui un nuovo inizio come uomo, soprattutto.

Con pochissimi elementi Adachi ne delinea un quadro perfetto: Nishimura, accanito ammiratore di Minami, non vuole saperne della corpulenta ragazza ma, col tempo, rendendosi conto del suo affetto incondizionato, rassegnato a non essere corrisposto, inizia a riconsiderarla e a ricambiarla a suo modo.
Un finale aperto anche in questa occasione ma del quale molto si intende. Frammenti di vite che il baseball accomuna in una commedia scolastica (così l’autore definisce i suoi lavori) che, come tutta la produzione di Adachi, è un omaggio alla gioventù. Probabilmente, è la nostalgia dell’autore verso la propria, che ispira i toni non "urlati" e accattivanti delle sue storie. Un capolavoro di sequenze di attimi sentiti, una storia che lascia il segno, che emoziona come poche altre, in cui si concentra tutto il genio di un autore inimitabile.

Il film cerca di ripercorrere le fasi salienti della storia e soprattutto si propone di ripercorrere tutta la storia narrata nel manga ( che io adoro e consiglio vivamente di leggere ).
Una pretesa che però deve scontrarsi con l’inevitabile necessità di non far durare il film 20 ore…
Inevitabilmente scompaiono quindi personaggi e si da poca enfasi ad altri, saltando interi pezzi di trama, fondamentali per l’evoluzione dei personaggi e della trama.
Ciò nonostante la visione scorre in maniera piacevole merito anche degli attori principali, che sembrano tagliati per la parte che impersonano, ma merito soprattutto di una storia molto bella che riesce sempre a strappare qualche lacrimuccia ai più sensibili.
Touch è stato ed è uno dei miei manga/anime preferiti, tra le più belle storie mai raccontate. A mio avviso la migliore opera di Adachi. Emozioni nette, personaggi descritti alla perfezione, sceneggiatura precisa come un orologio... come il tempo che porta, inesorabile, alle inaspettate svolte della vita con cui ci si dovrà sempre confrontare per definire se stessi...

In conclusione, leggetelo, o guardate l'anime, perchè vi trasmetterà emozioni semplici ma grandi.
4 commenti:
il vostro riassunto mi e servito a conoscere la parte che mi mancava, di questo magnifico manga
Ciao by Saritta.97
^____^ Ni-hao Saritta!!
Felice di esserti stata di aiuto!!
Hai perfettamente ragione nel dire che questo manga e' semplicemente magnifico!
baci e a presto!
è il mio manga/anime preferito! avevo 11 anni quando lo guardavo adesso ne ho 34 e non smetto di cercare tutto cio' che riguarda touch! è stupendo! ho cercato le puntate in streaming o su youtube ma niente! mi sa che faccio un giro in qualche fumetteria (cosa che ho gia' fatto tempo fa senza risultato) e riprovo a cercare il cofanetto con tutte le puntate! devo assolutamente averlo :) a presto..
Minami Asakura
è il mio manga/anime preferito! avevo 11 anni quando lo guardavo adesso ne ho 34 e non smetto di cercare tutto cio' che riguarda touch! è stupendo! ho cercato le puntate in streaming o su youtube ma niente! mi sa che faccio un giro in qualche fumetteria (cosa che ho gia' fatto tempo fa senza risultato) e riprovo a cercare il cofanetto con tutte le puntate! devo assolutamente averlo :) a presto..
Minami Asakura
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