
Nel 1969-70 avvenne il debutto del manga di Doraemon, una serie di antologie in sola versione cartacea che erano pubblicate dalla Shogakukan e in seguito furono raccolte in 45 tomi. Sebbene fosse una serie prolifica, il reale successo lo ebbe quando dalla versione cartacea si passò alla versione televisiva animata.

Doraemon rimase esclusivamente di dominio della carta stampata fino al 1979 quando TV Asahi (テレビ朝日) produsse una nuova serie animata di Doraemon che riscosse (e continua ancora a riscuotere) un incredibile successo. La serie conta 617 episodi.
Lo sforzo della TV Asahi, che fu la produttrice della serie animata di Doraemon, fu ripagato in breve tempo, in quanto scoppiò una vera e propria febbre di Doraemon in Giappone. Oggi Doraemon è una icona dell'infanzia, i suoi cartoni sono ancora riprodotti periodicamente in televisione, ed esiste un infinità di gadgets ad esso associato.
Nel 1980, uscì il primo di una serie di lungometraggi con cadenza annuale. I film hanno un tono un po' più avventuroso, vengono presi i vari personaggi di Doraemon e calati in situazioni esotiche ed avventurose.
Nobita ed i suoi amici hanno visitato l'era dei dinosauri, i confini della galassia, il cuore dell'Africa nera (dove hanno incontrato una corsa di cani bipedi senzienti), le massime profondità dell'oceano e un mondo di magia. Alcuni dei film sono basati sulle leggende (per esempio il mito di Atlantide) o trame letterarie (Saiyuki o Le mille e una notte).
Alcuni dei film affrontano temi 'seri', in particolare su soggetti ambientali e sull'uso della tecnologia.

L’edizione proposta da Star Comics non si basa (ovviamente... da 45 solo 4...) sulla serie originale, quanto su una selezione (editata in Giappone negli anni ’90) di storie tematiche composta da sei diversi albi, per sei temi diversi: amore, scuola, tecnologia, amicizia, comicità e paura.
Ogni albo è quindi una dimostrazione di come l’autore riesca ad affrontare certi temi sfruttando i suoi due personaggi ed i loro allegri comprimari, ovvero i compagni di giochi del piccolo Nobita.
Le storie sono tra di loro sempre scollegate a livello di trama, ma l’autore si diverte a comporre saghe formate da diverse piccole storie, in cui una diventa una sorta di preludio all’altra.
La serie animata, invece, arrivò in Italia mlto prima..

Nel corso degli anni '80 furono trasmessi in Italia solo 109 episodi, mentre in Giappone erano stati prodotti ben 617 episodi da 10 minuti e più di 1.000 episodi da 25 minuti. (Una delle sue sigle è stata cantata dal gruppo "Oliver Onions" nel 1982)
Curata da Mediaset, la seconda edizione comprende un episodio introduttivo ed episodi inediti in Italia (varie serie, in gruppi da 26 episodi). È andata in onda su Italia 1 da marzo 2003.
Stranamente ha ripristinato i nomi originali giapponesi dei protagonisti.... (di solito è sempre successo il contrario... la Mediaset è famosa per lo stravolgimento dei nomi...)

Viene trovato da Nobi Nobita, un bambino occhialuto e pigro nello studio, nel cassetto della sua scrivania. Il gatto robot Doraemon gli è stato inviato da un suo lontano parente del futuro, al fine di rimediare ai danni causati dalla sua pigrizia e dalla sua svogliatezza nello studio e per vegliare sul pigro e svogliato Nobita Nobi, per proteggerlo, consigliarlo e cercare di renderlo un uomo maturo e responsabile. In gioco c’è il futuro di Nobita e di tutte le generazioni future della famiglia del ragazzo che rischiano di cadere sul lastrico per colpa del loro inconcludente antenato.
Doraemon è un gatto molto attivo, simpatico e ottimista che cerca di risolvere tutti i problemi di Nobita grazie alle mille risorse che tiene nel taschino, ma nonostante tutto combina sempre un mare di guai in quanto presenta dei difetti di fabbrica. Il pronipote di Nobita ha infatti acquistato Doraemon in offerta speciale, pertanto si è accorto troppo tardi dei danni che avrebbe potuto arrecare inviandolo nel suo passato.
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Ma c'è anche la gomma creaforme, i pennarelli vitalizzanti, lo sforna peluche, la premio-sicuro ecc... E' chiaro che Nobita cerchi di sfruttare Doraemon principalmente per risolvergli i compiti di scuola.
Nobita è scarsamente dotato. Non ben considerato dagli altri, pigro e principale bersaglio dei bulli locali, finisce regolarmente col chiedere aiuto a Doraemon affinché trovi qualche dispositivo per attuare vendette, risolvere i suoi problemi o da mostrare al ragazzo ricco che sfoggia i suoi nuovi acquisti per destare la gelosia di Nobita.
Finisce sempre che Nobita si spinge troppo oltre e, malgrado le migliori intenzioni di Doraemon e la tecnologia del ventiduesimo secolo, si trova in situazioni anche peggiori di quelle che voleva risolvere.

Se si parla di serie che hanno fatto la storia, rimaste in maniera quasi indelebile nell’immaginario collettivo, tra queste va incluso senza dubbio Doraemon, il più famoso gatto robot della storia del fumetto.
Doraemon è una serie storica dedicata a bambini e ragazzi, in grado di far pensare e ragionare anche su temi non immediati attraverso la propria fantasia. Nonostante questo, è anche in grado di dimostrare a tutti i lettori quanto una storia per bambini possa alle volte far ragionare e ridere anche gli adulti, grazie a trovate non necessariamente geniali, ma di certo non banali.
Il ministro Masahiko Komura ha consegnato al manga-gatto, famoso in tutto il mondo, la lettera di investitura ufficiale, insieme ad alcune dozzine di Dorayaki, le frittelle ai fagioli rossi di cui è goloso.
"Spero che la gente di tutto il mondo scopra sempre più aspetti positivi del Giappone attraverso i suoi cartoon, che sono universalmente conosciuti. Confido che come ambiasciatore tu possa viaggiare in tutto il mondo e insegnare che cos'è il Giappone", ha dichiarato il ministro durante la cerimonia.
Commosso Doraemon che ha parlato tramite la voce del suo doppiatore: "spero di essere in grado di insegnare al mondo cosa pensano i giapponesi, che vita conducono e quale futuro stanno cercando di creare".

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