
La serie, che conta 50 episodi, è tratta dal manga di Shiro Jinbo... purtroppo della versione cartacea non si sa quasi nulla... so solo che dovrebbero essere circa 36 volumetti...
I disegni sono di Michi Himeno, insieme al grandissimo Shingo Araki.
Lulù è stata forse la prima serie davvero "femminile" di Shingo Araki: ha infatti dichiarato che fu la prima serie in cui dovette davvero sforzarsi per rendere tutto aggrazziato, cosa che poi ripeterà in Lalabel.
In Italia è stato trasmesso nel 1981 per la prima volta, e replicato successivamente nel 2004 su Italian Teen Television.
La colonna sonora era dei Rocking Horse, gli stessi della sigla di Candy Candy.
Nel 1980 venne realizzato un film della durata di venticinque minuti, mai giunto in Italia...
La Yamato Video ha riproposto questa serie in 10 dvd da cinque episodi ciascuno.
Una storia magica, delicata e affascinante, diretta da Hiroshi Shidara (Sandybell, Lalabel), tratta da una storia originale di Shiro Jinbo (Mimì e le ragazze della pallavolo).

Ma la bionda Lulù è soprattutto una ragazza speciale: ha infatti sangue umano ma è discendente del Regno dei Fiori...
Il giorno del suo compleanno riceve la visita di due folletti, che nelle vesti della gatta Nanà e del cane Dundù le rivelano un segreto sconvolgnte: Lulù è la diretta discendente del popolo dei fiori, che un tempo viveva su questa terra, ma che a causa dei disastri ecologici dell'uomo si è dovuto trasferire sulla stella Franaoise, lontana molti anni luce dalla terra. Ora il popolo dei fiori è senza un re e il principe non potrà accedere al trono se non avrà ricevuto Fiore dai Sette Colori.



Dopo aver girato tutto il mondo, Lulù è presa dalla nostalgia per i nonni e torna a casa.
I nonni la rimproverano per aver abbandonato la missione, e la conducono in un giardino nato dai semi di fiori, spediti dalle persone aiutate da Lulù nel corso dei suoi lunghi viaggi...
Lulù è pronta per ripartire, ma Togenisha e Yaboki appaiono all'improvviso e distruggono il giardino.
E non finisce qui! Cieli altri non è che il principe dei Fiori...
Alla fine, il ragazzo rinuncia al trono, in favore del fratello minore, per poter sposare Lulù e vivere con lei sulla Terra, portando il messaggio dei fiori ovunque.
Pur appartenendo al genere delle "maghette", in questo anime la magia occupa uno spazio marginale... e' legata soprattutto alla spilla magica a forma di margherita che Lulù porta al collo (da piccola ne avevo una anche io!!!! Ma non funzionava allo stesso modo... sigh...) e che ha il potere di cambiarla d'abito, ma la magia stessa è in Lulù e nella sua capacità di affrontare tutte le situazioni che le si presentano, anche il viaggio, in fondo, è un viaggio alla ricerca di se stessa... come ogni viaggio...

In questa serie notiamo una cura particolare nei personaggi, (opera del duo Shingo Araki e Michi Himeno).
L'ambientazione ha per sfondo un'Europa da cartolina che sembra uscita dalle fotografie di un qualsiasi giapponese che idealizza i posti lontani che visita: ci sono l'Olanda ricca di tulipani, Londra e i suoi monumenti, i canali di Venezia, la Fontana di Trevi di Roma, tutto ricostruito sì scrupolosamente, ma con toni da fiaba, irreali.
Un classico per nostalgici che merita di essere visto e rivisto!
3 commenti:
i fumetti,cioè i cartoni, di una volta sonon molto più belli di quelli di oggi, oggi narrano solo di guerre.....
Hai ragione... i cartoni di una volta erano davvero molto più belli... ^____^
ormai i cartoni di oggi hanno perso il senso estetico... ed anche i messaggi educativi!!
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