martedì 25 marzo 2008

YaYa

YaYa è un manhwa coreano di Kang Eun Young. Uscito nel 2000 per una Casa Editrice Giapponese: Seoul Cultural Publishers, conta 6 volumi. Il manhwa in Italia è arrivato grazie alla FlashBook nel settembre 2007 e da poco si è concluso... Kang Hyu Na è una ragazza non certo serena. Oltre ad avere i genitori divorziati, cosa che crea una certa tensione in famiglia, è affetta da misofobia, una morbosa paura di sporcarsi a contatto con corpi estranei, con conseguenti eccessive precauzioni igieniche. È ovvio che a prima vista Hyuna sembra una ragazza normale, ma basta guardarla per dieci minuti consecutivi per capire quanto sia strana, dato che si mette a pulire vigorosamente e ripetutamente tutte le cose che la circondano; ha una fissa ossessiva e compulsiva per l’ordine: impossibile resistere nel togliere capelli, pelucchi, sistemare colletti…

Proprio per questo suo atteggiamento la ragazza ha sempre avuto difficoltà a socializzare, difficoltà che vuole superare nella sua nuova scuola superiore, cercando di reprimere o di non manifestare certi suoi comportamenti. Nonostante le buone intenzioni il primo approccio con la sua nuova scuola non è facile.
I primi due incontri avvengono infatti con Lee Rain, bel giovane alto e slanciato accompagnato da un carattere ribelle e stravagante che la mette subito a disagio, e con Ju Innam, il suo sunbae (sempai), un professore talmente giovane e alla buona da essere scambiato per uno studente.
Sarà comunque proprio il professore a cercare di mettere la ragazza a suo agio nella scuola facendo in modo che faccia amicizia con Shinhee, ragazza con il quale sembra avere un rapporto particolare.
Ovviamente tra problemi personali e questioni ormonali ci sarà di certo da leggerne delle belle, sperando che la ragazza riesca infine a superare tutti i suoi problemi.

Yaya è uno sunjeong manhwa di ambientazione scolastica, una commedia piacevole ed a tratti sorprendente, opera prima di un’autrice tecnicamente dotata, con la capacità di presentare personaggi in grado di esprimere al meglio la propria individualità.
La storia non brilla di certo per originalità con una ragazza in difficoltà che cerca la strada della propria tranquillità; di clichè visti ce ne sono abbastanza, il triangolo principale Rain – Hyu Na – il prof si delinea subito sebbene col proseguire della storia questo si complichi.
Ma nonostante questo, il manga è scorrevole e leggibile, con personaggi tutti un po’ toccati e tutti un po’ carismatici, in grado di darsi equilibrio a vicenda senza togliersi la scena.
Kang Eun Young alterna senza grossi problemi scene divertenti a momenti più tristi, senza dar segni di forzature.
Senza dubbio la piacevolezza della lettura è data in larga parte dalla grande abilità grafica dell’autrice, il cui stile differisce di molto dal classico modo coreano di disegnare fumetti per ragazze... Nota positiva per quanto riguarda i fondali ed i personaggi, entrambi molto dettagliati e curati.

La differenza però la fanno alcuni personaggi e alcune trovate particolari: Hyu Na la protagonista, che con la sua fissa dell’ordine finisce spesso e volentieri in situazioni ambigue che suscitano estrema ilarità e soprattutto Rain, il bello e dannato di turno è decisamente fuori dagli schemi: quando prova a fumare, finisce col tossire, vorrebbe bere birra, ma beve succhi di frutta è più un bambino che il figo di turno (nonostante sia estremamente carino XD), un ragazzo costretto a vivere una pesante situazione familiare alla quale risponde comportandosi in maniera decisamente anticonformista. Degne di nota sicuramente le scenette comiche in presenza di Rain e i vari super deformed che strappano anche più di un semplice sorriso.La fissa dell’ordine e della pulizia che affligge Hyu Na è trattata con tatto e delicatezza, senza però sminuirne la serietà ed è proprio questa sua situazione che fa si che il prof si avvicini inizialmente alla ragazza.I personaggi principali hanno in generale una buona caratterizzazione e man mano che si va avanti si scopre sempre un po’ di più del perché delle loro azioni e modi di comportarsi.Il tempo della narrazione è gestito molto bene, le tavole sono estremamente pulite, nitide ed ordinate, le inquadrature sono il più delle volte azzeccatissime e capaci di sottolineare l’atmosfera del momento o il sentimento di un personaggio; il tratto è sicuro, preciso e i personaggi estremamente curati, non tanto nel vestire quanto più nelle espressioni e nella fisionomia (i visi delle ragazze sono tutti eleganti e delicati), abbastanza buona l’anatomia.
Gli sfondi, quando costituiti da luoghi o edifici, sono precisi e puliti, negli altri casi o nulli o appena accennati con retini.

Una maturità grafica impressionante per un’autrice coreana, sia nelle scene statiche che in quelle dinamiche, con tavole costruite in modo da facilitare la lettura sperimentando buone soluzioni tecniche.
YaYa è una serie, senz’altro notevole... è l’opera di debutto della bravissima Kang Eun Young, autrice dotata di un ottima capacità narrativa e di una particolare predisposizione per personaggi e storie un po’ bizzarri e fuori dagli schemi. Il suo stile grafico è pulito, affusolato, delicato, piacevole e al tempo stesso intrigante. Ma, soprattutto, Kang Eun Young ha un innato talento per la regia e il montaggio delle sue vignette, per la costruzione delle tavole, e per la scelta delle inquadrature – di cosa mostrare e cosa no, e del come mostrarlo o celarlo. Questa sua caratteristica rende la lettura delle sue opere un’esperienza particolarmente coinvolgente, emozionante, intensa. Provare per credere!
In definitiva un buon manhwa sicuramente consigliato agli amanti del genere e sconsigliato a coloro che non lo digeriscono!! Per gli indecisi, almeno una possibilità Yaya la merita!

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