Siamo abituati alle interruzioni e alle riprese della serializzazione del Billy Bat di
Naoki Urasawa (testi e disegni) e Takashi Nagasaki (collaborazione alla
storia), coincidenti con il completamento di una certa unità narrativa.
L’ultimo stop si è registrato alla fine del mese di Maggio, dopo che la serie aveva lasciato con il fiato sospeso il pubblico del settimanale seinen Morning edito da Kodansha tra Dicembre 2014 e Aprile 2015.
La ripresa è stata confermata per il 20 Agosto all’interno del numero
38 di Morning: la serie proseguirà per otto capitoli che andranno a
completare l’arco narrativo ‘Anno 2001′; il 21 Agosto Kodansha
pubblicherà quindi il 17° tankobon.
In Italia Billy Bat è in corso di pubblicazione per GP Manga (11
volumi): “Kevin Yamagata è un fumettista nippo-americano alle prese con
la serie Billy Bat, il cui protagonista è l’omonimo
detective-pipistrello. La serie sta ottenendo un successo insperato
quando una semplice quanto deflagrante osservazione inizia ad abitare,
come un tarlo, la mente di Kevin: pare che il suo Billy Bat somigli
tantissimo al personaggio di un manga giapponese.
Partire alla volta della terra del Sol Levante è l’unico modo che il fumettista ha di ‘smascherare’ il suo plagio (inconscio, sia ben chiaro). Ed è nella terra natale dei genitori di Kevin che il racconto acquista corpo, si fa intenso, incalzante, si fa metaracconto. è in Giappone che il fumettista (e con lui il lettore) è risucchiato in un vortice in cui le macchinazioni, i delitti e la cospirazione muovono le fila della narrazione, alternandosi a racconti solo in apparenza altri.”
Partire alla volta della terra del Sol Levante è l’unico modo che il fumettista ha di ‘smascherare’ il suo plagio (inconscio, sia ben chiaro). Ed è nella terra natale dei genitori di Kevin che il racconto acquista corpo, si fa intenso, incalzante, si fa metaracconto. è in Giappone che il fumettista (e con lui il lettore) è risucchiato in un vortice in cui le macchinazioni, i delitti e la cospirazione muovono le fila della narrazione, alternandosi a racconti solo in apparenza altri.”
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