Himizu è il nome giapponese di una particolare specie di talpa. Ma è anche un manga drammatico e dai temi scomodi di Minoru Furuya poi trasposto in film da Sion Sono nel 2012, in concorso al Festival del Cinema di Venezia nello stesso anno.
La vita familiare del giovane Sumida non
procede di certo a gonfie vele. La madre ha prima sbattuto fuori di casa
il padre ubriacone e dopo si è trasferita presso l'abitazione del nuovo
compagno, lasciando il figlio solo e alle prese con le preoccupazioni
della vita di tutti i giorni e del negozio di noleggio di barche che
gestisce. Sottoposto a grande stress, Sumida deve fare i conti con la
crudeltà e il mondo oscuro dei demoni della sua mente, che a poco a poco
cercano di prendere il sopravvento. L'unica persona che prova a stargli
vicino è la compagna di classe Keiko Chazawa alla ricerca di qualcuno
da amare...
Fattore curiosità: I due giovani attori protagonisti, ovvero Shota Sometani e Fumi Nikaido,
sono stati insigniti del "Premio Marcello Mastroianni" rispettivamente
come "Miglior Giovane Attore e Attrice Emergente", che mai nessun attore
giapponese aveva ricevuto in precedenza.
Il regista aveva già completato la stesura della sceneggiatura, ma dopo i terremoti e tsunami che hanno colpito il Tohoku nel 2011, ha deciso di rifare tutto per adattare il film alla luce di quei disastrosi eventi.
Il regista aveva già completato la stesura della sceneggiatura, ma dopo i terremoti e tsunami che hanno colpito il Tohoku nel 2011, ha deciso di rifare tutto per adattare il film alla luce di quei disastrosi eventi.
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