Il sito ufficiale dei Guinness World Record ha ufficializzato Jujutsu Kaisen, adattamento animato del manga omonimo di Gege Akutami, come la serie anime più richiesta e popolare del 2023, prendendo il posto che L'attacco dei giganti occupava dal 2020. La serie ha però combattuto a lungo testa a testa anche con One Piece per guadagnarsi lo scranno.
Itadori Yūji è uno studente all'apparenza normale, che di normale non ha nulla, che frequenta il Club dell'Occulto. I suoi compagni si troveranno nei guai dopo aver trovato il dito mummificato di Ryomen Sukuna, la più feroce divinità demoniaca, e per salvarli così da diventare più forte sarà costretto a ingoiarlo. Yūji diventa tutt'uno con il demone e sotto la guida del più potente degli stregoni, Satoru Gojō, entra nell'Istituto di Arti Occulte di Tokyo, un'organizzazione che combatte le Maledizioni; il suo destino è già scritto: dovrà cercare tutte le 20 dita di Sukuna, ingerirle per poi essere ucciso, così da porre fine una volta per tutte alla minaccia che alberga dentro di lui.
Al primo posto, tra i fan più accaniti della serie, ci sono i cosiddetti Gen Z, cioè giovani compresi tra i 13 e 22 anni, che compongono il 71.3% del pubblico, dimostrando come sia la serie più amata dai giovani se consideriamo il 56.7% di One Piece e 64.4% de L'attacco dei giganti.
Stando ai grafici, la spinta di fine anno ha aiutato la serie a finire al primo posto, soprattutto considerando che la seconda stagione è iniziata a luglio ed è continuata fino alla fine dell'anno, aiutando la richiesta a salire. Il 29 dicembre 2023 c'è stato il picco, con un tasso di richiesta più alto della media di 128 volte.
Secondo quanto dichiarato da Parrot Analytics, azienda di data analysis, la serie animata ha un tasso di richiesta 71.2 volte maggiore del normale. Il valore viene calcolato considerando attenzione, interazione, desiderio e pubblico espresso dagli spettatori.
Il loro flusso cattura miliardi di dati ogni giorno provenienti da svariate fonti, come il consumo video tramite streaming e download, interazioni sui social media (quindi hashtag, likes, condivisioni) e attive operazioni di ricerca, come cercare sui motori di ricerca oppure leggere la pagina dedicata su siti come IMDb. Chiaro che le azioni che richiedono maggiori sforzi attivi da parte dell'utenza, come scaricare o guardare le serie, vengono considerate di più che leggere semplicemente una pagina web.
Fonte:
Nessun commento:
Posta un commento