Forse vi sarà capitato di vederne il film al cinema, qualche anno fa, con protagonisti Keira Knightley, Carey Mulligan (Il Grande Gatsby) e Andrew Garfield, per la regia di Mark Romanek.
Ma forse non tutti sanno che Never let me go è in origine un famosissimo romanzo dello scrittore giapponese naturalizzato britannico Kazuo Ishiguro.
Il prossimo gennaio, la celebre opera avrà anche una sua versione originale giapponese in forma di serie televisiva dal vivo, il prossimo gennaio: i personaggi di Never let me go - Watashi wo hanasanaide avranno stavolta i volti dei bravissimi Haruka Ayase (Seirei no Moribito), Haruma Miura (Kimi ni Todoke), Asami Mizukawa (Nodame Cantabile) e Yumi Asou (Kyou wa kaisha Yasumimasu).
Ma forse non tutti sanno che Never let me go è in origine un famosissimo romanzo dello scrittore giapponese naturalizzato britannico Kazuo Ishiguro.
Il prossimo gennaio, la celebre opera avrà anche una sua versione originale giapponese in forma di serie televisiva dal vivo, il prossimo gennaio: i personaggi di Never let me go - Watashi wo hanasanaide avranno stavolta i volti dei bravissimi Haruka Ayase (Seirei no Moribito), Haruma Miura (Kimi ni Todoke), Asami Mizukawa (Nodame Cantabile) e Yumi Asou (Kyou wa kaisha Yasumimasu).
Kyoto tiene d'occhio l'uomo sul tavolo
operatorio. Lei non reca emozioni sul volto, sembra quasi che stia per
arrendersi. Lei ha una missione, e quella missione è...
Vent'anni prima, Kyoto, Tomohiko e Miwa vivevano e studiavano allo Yoko Institute, una scuola in una località di montagna del tutto isolata dal mondo. La preside Emiko Kamikawa disse loro: "dal momento stesso in cui voi siete nati, avete una missione".
Vent'anni prima, Kyoto, Tomohiko e Miwa vivevano e studiavano allo Yoko Institute, una scuola in una località di montagna del tutto isolata dal mondo. La preside Emiko Kamikawa disse loro: "dal momento stesso in cui voi siete nati, avete una missione".
Tanto mistero nasconde una vocazione da brivido: i tre sono cloni umani
creati in laboratorio per donare i propri organi a essere umani malati.
Può un clone avere un destino diverso, sperare in una vita che comprenda un lavoro, magari un amore?
O persino credere che forse il giorno della donazione potrebbe non arrivare in fondo mai?
Può un clone avere un destino diverso, sperare in una vita che comprenda un lavoro, magari un amore?
O persino credere che forse il giorno della donazione potrebbe non arrivare in fondo mai?
Raccontato sotto forma di flashback dalla protagonista, il libro è
giunto in Italia nel 2006 per la prima volta ed è stato inserito dal Time nei 100 migliori romanzi di lingua inglese pubblicati nell'ultimo secolo, tra il 1923 e il 2005.
Fonti consultate:
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