Il numero delle infezioni da COVID-19 in Giappone sta aumentando giornalmente. Il Primo Ministro Shinzo Abe ha dichiarato oggi lo stato d'emergenza,
che permette ai governatori locali di esigere misure contenitive più
drastiche per rallentare l'avanzamento della pandemia, come la chiusura
di scuole e luoghi pubblici. Lo stato d'emergenza durerà un mese, fino al 6 maggio,
e riguarderà in primo luogo l'area della capitale, Osaka, Hyogo,
Fukuoka, Saitama e Kanagawa. I governatori hanno ora anche la
possibilità di utilizzare proprietà terriere ed edifici per la
costruzione temporanea di ospedali o altre strutture sanitarie. È
altresì possibile richiedere alle aziende di logistica di consegnare
forniture mediche.
Prima della dichiarazione, basata su una legge da poco emessa, il governo ha ascoltato le opinioni di un comitato consultivo. "Anche dopo la dichiarazione, non implementeremo nessun tipo di chiusura rispetto a quanto è stato fatto all'estero", ha detto il Primo Ministro pubblicamente, al fine di non gravare ulteriormente sulla libertà individuale dei cittadini.
Abe ha dichiarato: "La cosa più importante, più di ogni altra, è
cambiare il comportamento dei cittadini". Si richiede una cooperazione a
tutto il popolo, evitando di uscire se non per urgenze: "Stando
alla parola degli esperti dovremmo ridurre le nostre interazioni del
70-80%... vedremo un incremento, arriveremo al picco, e successivamente i
numeri dei malati scenderanno in due settimane".
Il numero di contagiati in Giappone ha superato i 4500 individui,
compresi i circa 700 passeggeri della nave da crociera Diamond Princess,
con 107 decessi registrati. Intanto, Tokyo ha confermato che lunedì
scorso i nuovi contagi in città sono stati 143, la cifra più alta
registrata sin'ora.
Al fine di prevenire il crollo del sistema sanitario ed altri problemi
legati al grande numero di contagi, i cittadini delle aree soggette allo
stato d'emergenza potranno uscire di casa esclusivamente per affari
urgenti o per lavorare (qualora fossero dipendenti in contesti che non
possono essere arrestati).
Nonostante lo stato d'emergenza, i governi delle prefettura non
possiedono il potere necessario per rafforzare misure atte ad obbligare i
cittadini a non uscire di casa. Potranno richiedere la costruzione di
strutture mediche temporanee, richiedere ai venditori di medicine e cibo
di vendere la loro merce alle autorità e in caso di rifiuto potranno
prenderle allora in modo coercitivo.
Fonte:
Nessun commento:
Posta un commento