martedì 11 febbraio 2014

Billy Bat, nuova pausa per il seinen di Naoki Urasawa

Brutta notizia per i fan di Billy Bat, seinen storico di Naoki Urasawa: il fumetto andrà di nuovo in pausa fino a maggio.
Sull’11esimo numero di quest’anno della rivista Morning di Kodansha è stato purtroppo annunciato che il seinen Billy Bat di Naoki Urasawa si prenderà di nuovo una pausa fino al mese di maggio. La serie, pubblicata in Italia da GP Manga, già l’anno scorso era stata vittima di una pausa, più o meno da maggio fino ad agosto, salvo poi riprendere le pubblicazioni regolari (ricordiamo che la serie è diventata settimanale sin dal 2012) e far uscire in Giappone il 13esimo tankobon a novembre. Purtroppo non è stato rivelato neanche questa volta il motivo della pausa.
Billy Bat nasce come un seinen storico/psicologico. Scritto da Takashi Nagasaki e Naoki Urasawa e disegnato dal solo Naoki Urasawa, la sua pubblicazione è cominciata nel 2008 sulla rivista Morning di Kodansha. Attualmente sono stati realizzati 13 tankobon, l’ultimo è uscito in Giappone nel novembre 2013: la serie è ancora in corso di pubblicazione, ma come abbiamo visto fa frequenti pause. La serie non è ancora arrivata nei paesi di lingua inglese, mentre in Italia viene pubblicata da GP Manga.
La trama di Billy Bat è alquanto particolare perché è una sorta di fumetto nel fumetto. Il vero protagonista è un artista giapponese-americano di nome Kevin Yamagata che disegna la serie Billy Bat per la Marble Comics. Due detective del mondo reale, che assomigliano stranamente a Stanlio e Ollio in versione Dick Tracy in abiti d’epoca e trench, bussano alla porta della stanza di Kevin per iniziare la sorveglianza di una stanza attigua a quella del nostro artista.
Uno dei due detective, il magro “Stanlio”, vede il lavoro di Kevin e si scopre che è un fan di Billy Bat. L’altro detective, “Ollio”, si mette così ad osservare una pagina del fumetto e sostiene che i personaggi sembrino stranamente famigliari, finendo per accusare Kevin di aver tradotto un vecchio fumetto giapponese. Ma non appena “Ollio” ricorda il fumetto al quale Kevin si starebbe ispirando, ecco che facciamo un salto temporale nel più puro stile Urasawesco nella Tokyo del 1949…

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