Presto in uscita grazie alla Planet Manga, Il diavolo Custode, uno shojo in tre volumi ad opera di Youko Maki, originariamente serializzato sul magazine Ribon della Shueisha dal 2009. Protagonista la bella ma sfortunata Asami Tanakamori, abituata ad uno stile di vita estremamente elegante e raffinato, deve rinunciare a tutto poichè la compagnia del padre va in fallimento. Non più in grado di pagare le alte tasse dell’istituto femminile che frequentava Asami, il padre la manda in una nuova sgangherata scuola di quartiere. L’impatto è fatale: non c’è una sola persona amante dello studio o che prenda le lezioni seriamente.
Oltre allo status mentale bizzarro dei nuovi compagni di scuola, Asami viene messa nelle mani di una ragazza che dovrebbe guidarla all’interno del nuovo istituto. Sorpresa: non è affatto una ragazza, ma un fanciullo alquanto strano che si veste con la minigonna. Non finisce qui.
Oltre allo status mentale bizzarro dei nuovi compagni di scuola, Asami viene messa nelle mani di una ragazza che dovrebbe guidarla all’interno del nuovo istituto. Sorpresa: non è affatto una ragazza, ma un fanciullo alquanto strano che si veste con la minigonna. Non finisce qui.
Per tentare di recuperare parte della fortuna persa col fallimento dell’azienda, il padre di Asami pensa bene di organizzarle un’intervista prematrimoniale con un perfetto estraneo. Non tutto però va come da copione e le sorprese per la famiglia Tanakamori saranno molte.
Un manga semplicissimo, di veloce lettura e con una storia scorrevolissima. Nessun eclatante colpo di scena, ma non la definirei neppure una storia completamente scontata. Grafica tipica da shojo, protagonisti che fanno sorridere, non è noioso proprio grazie alla sua brevità. Se avete un’oretta libera, perchè non leggerlo?
Un manga semplicissimo, di veloce lettura e con una storia scorrevolissima. Nessun eclatante colpo di scena, ma non la definirei neppure una storia completamente scontata. Grafica tipica da shojo, protagonisti che fanno sorridere, non è noioso proprio grazie alla sua brevità. Se avete un’oretta libera, perchè non leggerlo?
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