Anno 2019: il mondo è appena riemerso dal terzo conflitto mondiale, nuove e più devastanti armi nucleari sono state sperimentate sulle grandi metropoli. A Tokyo, primo bersaglio della guerra ormai finita, i quartieri devastati sono stati sigillati dalle nuove strutture e ora sono teatro di scontri tra bande rivali, che la polizia segreta vuole segregare dal resto della collettività per poter proseguire gli studi del progetto "Akira"... Lo scorso giugno il sito Bloody Disgusting aveva annunciato la chiusura definitiva del progetto di adattamento per il grande schermo di Akira da parte di Warner Bros e della Appian Way dell'attore Leonardo DiCaprio. I primi accordi con l'autore, il mangaka e regista nipponico Katsuhiro Otomo, prevedevano la realizzazione di ben due live action, il primo dei quali avrebbe visto la luce proprio questa estate per la regia dell'irlandese Ruairi Robinson, direttore di Fifty Percent Grey (nomination all'Oscar nel 2002) e del corto del 2006 The Silent City. Dopo l'abbandono del regista, la Warner si era resa conto della scarsa vendibilità del progetto, che nel contempo avrebbe divorato un budget altissimo. Nuove speranze arrivano però dal recente Comic-Con International, tenutosi la scorsa settimana in California. Il produttore Andrew Lazar (Jonah Hex, Space Cowboys) ha inaspettatamente confessato a iFMagazine che invece il film su Akira “è realmente un progetto prioritario per Warner Brothers”, ma in ogni caso non si concretizzerà a breve anche se già si lavora allo script. E' comprensibile che la società debba in qualche modo sfruttare i diritti che un anno e mezzo fa aveva fatto di tutto per conquistarsi. Questo è uno di quei progetti, afferma Lazar, che richiedono grande tempo e preparazione. E non è realistico attenderlo prima della fine del prossimo anno o addirittura del 2011. Il produttore, che considera Akira “il sacro Graal” degli anime, enfatizza che i registi interessati alla direzione sono diversi, e che lo stesso Katsuhiro Otomo sarà uno dei produttori esecutivi e consultivi del progetto. Parlare del cast, invece, è molto prematuro...
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