domenica 27 aprile 2008

DEATH NOTE: il regista Nakata apre le porte di Hollywood?

Non si tratta di una domanda buttata là tanto per riempire una riga, ma di un'ipotesi piuttosto legittima basata su considerazioni in linea di massima condivisibili.
Lo spunto lo dà l'inaugurazione del decimo Far East Film Festival (18-26 aprile, Udine), una delle rassegne dedicate al cinema orientale più importanti d'Europa.
L'edizione 2008 è stata, infatti, aperta dai tre live action dedicati al celebre manga di Takeshi Obata, DEATH NOTE: DEATH NOTE (2006, regia di Shusuke Kaneko), DEATH NOTE: The Last Name (2006, Kaneko) e L change the World (2008, di Hideo Nakata).
Ospite d'onore del primo incontro con la stampa lo stesso Nakata, regista del terzo film (più uno spin-off, al limite un prequel, che non terzo capitolo di una trilogia).
Subito la nota dolente: dopo il successo dei primi due film, record assoluto d'incassi in Giappone, ci si aspettava di più, molto di più, da un regista dello spessore di Nakata. Soprattutto alla luce dei buoni lavori realizzati dal quasi sconosciuto Kaneko, cinquantaduenne regista con la passione per H.P Lovecraft. Invece L changhe the World tradisce le aspettative. Sarà che il genere non è quello più congeniale a Nakata (autore di capolavori horror come Ringu, Ringu 2 e Dark Water), sarà per le pressioni dei produttori, che hanno avuto molta voce in capitolo, forse troppa. Sarà quel che sarà, resta il fatto che il film risulta lungo e a tratti piuttosto noioso.

La pellicola di Nakata, però, potrebbe portare con se un dono inaspettato: l'eventualità di portare ad Hollywood i diritti di DEATH NOTE con la possibilità di realizzare un blockbuster (molto dipenderebbe dalla scelta del regista e del cast, ma per ora non si può azzardare nessuna ipotesi). La considerazione che questo possa accadere nasce proprio dalla scelta di Nakata come regista di L change the World. Che a Hollywood non solo è conosciuto, ma anche molto apprezzato (non per niente è uno dei cineasti giapponesi in attività col più alto numero di remake americani all'attivo). Probabilmente i produttori di L change the World su questo hanno puntato, piuttosto che sul successo o la riuscita della pellicola stessa.
Ipotesi legittimata anche dal fatto che il manga di Obata è in assoluto uno dei più amati dai ragazzi a stelle e strisce e, di conseguenza, uno dei più venduti. Insomma, gli ingredienti ci sarebbero tutti.
Non resta che aspettare conferme o smentite su quella che, oltre ad essere una supposizione tutt’altro che campata in aria, sembra essere un rumor che nel mondo del cinema circola già da un po'...
Nell'attesa, intanto, quali attori vedreste bene nei panni di Light, L e Misa?

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