
Toradora
Il mito orientale della tigre e del drago ritorna a partire dal 2006 attraverso Toradora, light novel dal rapido successo creato da Yuyuko Takemiya e illustrato da Yasu. In una stagione di animazione dove gli adattamenti di romanzi per ragazzi raggiungono quasi la metà dei lavori totali, Toradora, attraverso un adattamento da record di J.C. Staff, si erge come loro maggior rappresentante della stagione. Già lo stesso titolo, che a prima vista potrebbe sembrare semplice, racchiude in sé il cuore della serie: tora tigre in giapponese (taiga nella traslitterazione dell’inglese tiger), e dora, parte iniziale della traslitterazione della parola inglese dragon, drago (ryu nella lingua nipponica). E Taiga e Ryuji sono i nomi dei due protagonisti, uniti nella riproposizione del classico mito. Taiga Aisaka è una ragazzina evitata completamente dai suoi compagni a causa del suo carattere “tsundere”, la quale può contare solo sull'aiuto della sua unica amica Minori Kushieda; Ryuji Takasu d'altra parte è un ragazzo evitato da tutti e temuto dai professori a causa della sua fama da ragazzo violento, e può contare solo sull'appoggio di Yusaku Kitamura. La loro vita cambia quando i loro amici decidono di allearsi per giocare a cupido. Questo non porterà alle usuali incomprensioni presenti nella maggior parte delle serie del genere, ma sarà un modo semplice ed unico per far si che Taiga e Ryuji riescano a conoscersi ed apprezzarsi. L'inizio dell'adattamento televisivo di Toradora era stato atteso da numerosi fan giapponesi sin dall'annuncio di qualche mese fa da parte di J.C. Staff. Guardando allo staff di produzione, la scelta dei doppiatori, e la cura con la quale sono stati prodotti i primi episodi, si capisce facilmente che lo studio abbia deciso di curare la serie nel migliore dei modi, sicuro del successo che ne sarebbe scaturito.

Dai primi episodi, J.C. Staff sembra aver preferito rifiutare l'uso della computer grafica, che nella maggior parte delle opere degli ultimi tempi porta a dividere quasi totalmente le immagini tra fondali e creazioni tridimensionali. Tutto questo in Toradora è assente, in quanto viene abbandonato il progetto tridimensionale che guarda ancora con occhi inesperti al futuro, per ripiegare sulle immagini a due dimensioni, che assicurano tuttavia un ottimo effetto di tridimensionalità allo spettatore. Si ha così un prodotto dalla qualità decisamente alta, che riesce a tenere pienamente testa agli altri titoli di questa stagione, senza scaturire nel drastico calo di qualità conseguente al primo episodio della serie. Discorso a parte merita il doppiaggio, affidato a voci che dopo anni di successi garantiscono sicurezza e stabilità con le loro opere di doppiaggio: la protagonista Taiga Aisaka, per via del suo carattere particolare, è diventata l'ultimo personaggio in ordine di tempo ad essere provvisto della voce di Rie Kugimiya (conosciuta dai fan italiani soprattutto per aver dato la propria voce ad Al di Fullmetal Alchemist e Kagura in Gintama); la sua migliore amica, Minori Kushieda, ha la voce di Yui Horie (Eri Sawachika in School Rumble, Yuki Cross in Vampire Knight), mentre Ami Kawashima ha la voce di Eri Kitamura (Rin in Kodomo no jikan, Rima Toya in Vampire Knight).

Il primo lavoro del creatore di Minami-ke ottiene nel 2008 un adattamento televisivo, dopo che la serie era stata venduta come OAV grazie al lavoro dello studio Shinkuukan. La storia, adattata da un volume unico di quasi sei anni fa, racconta la vita quotidiana condita da situazioni ecchi e imprevedibili di cinque ragazze e tre ragazzi della 5-2, l'equivalente della nostra 5ª B elementare. Protagonista è Ryota Sato, un normale ragazzo la cui unica preoccupazione è quella di divertirsi con gli amici. Purtroppo per lui, troppo spesso i suoi compagni di classe non la pensano a modo suo, e in particolar modo Chiza Koizumi, che in ogni occasione cerca di creare strane situazioni che lo coinvolgono. Dopo l'adattamento di due anni fa, la notizia e le prime immagini mostrate di questa nuova versione dello studio XEBEC hanno destato non poche domande e preoccupazioni da parte dei fan che si erano appassionati alla serie cartacea, o al lavoro di Shinkuukan. Con la trasmissione dei primi episodi si è reso chiaro che il cambio di studio purtroppo non è stato del tutto indolore: lo staff per la serie è stato totalmente rinnovato, scegliendo di optare per nomi con poca esperienza nel campo dell'animazione.

Anche con i doppiatori è stata fatta la stessa scelta: ad ogni personaggio è stata affidata una nuova voce, il più delle volte semi-emergente.Il lavoro effettuato da Chikaoka sul disegno denota inoltre come lo studio XEBEC cerchi di curare questa serie: la rappresentazione in lontananza dei personaggi è difficilmente di buona qualità, i primi piani si discostano enormemente dal tratto originale dell'autore, e spesso sorgono dubbi sulla reale capacità di chi li ha creati. E' stato inoltre notato dal pubblico giapponese come si stia optando in questa serie, diversamente dall'originale e dal precedente adattamento, per la censura totale delle immagini considerate spinte, utili a completare le varie scene; una scelta che lo stesso studio dovrebbe aver capito essere errata, in quanto col trascorrere degli episodi la censura sta lentamente diminuendo. Fortunatamente, però, a dispetto del basso livello per la cura della grafica dei personaggi in questi primi tre episodi, la storia è stata adattata in modo molto fedele all'originale. Rimane il dubbio sul livello complessivo che in nuovo adattamento otterrà a fine serie da parte dello studio XEBEC, che nel corso di questo 2008 ha già curato l'animazione di Kanokon e To LOVE-ru, con non molta soddisfazione da parte dei fan.
A partire dal 2 ottobre, a distanza di un anno dall'inizio della prima serie televisiva, torna l'adattamento animato di Clannad, una delle visual novel più famose e vendute della software house Key, già marchio di fabbrica di serie come Kanon e Air. Col successo della prima serie, il titolo ha potuto superare le barriere nipponiche imposte dalla lingua del gioco, fino a farsi conoscere e apprezzare in tutto il mondo: artefice di ciò è l'ottima Kyoto Animation, garanzia per quanto riguarda l'adattamento animato di famose serie, come La malinconia di Haruhi Suzumiya nel 2006, Lucky Star a inizio 2007, e attualmente Clannad. La storia riprende dal termine della stagione precedente, chiusa con lo spettacolo teatrale organizzato dai protagonisti, Nagisa e Tomoya. Con la fine dell'estate, ha inizio la parte conclusiva del loro ultimo anno di liceo, durante il quale dovranno decidere del loro futuro. Come nella serie precedente, a fare da spalla a Tomoya è sempre presente Sunohara, ritenuto dalla maggior parte dei fan un personaggio essenziale per il protagonista, allo stesso modo in cui Kyon lo era per Haruhi. A conferma di ciò è anche l'importanza crescente che avrà a partire da questa nuova serie, che nei primi quattro episodi darà a lui e alla sorella Mei ampio spazio nella storia; a completare il quadro dei personaggi rimane presente la famiglia di Nagisa, assieme a Ryou, Kyou e Kotomi. Si delinea tuttavia, in questi primi episodi, la mancanza di Fuuko Ibuki, uno dei personaggi preferiti della serie, e motivo delle uniche lamentele presentate dai fan giapponesi per il titolo.

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