Aiutato dallo sceneggiatore Shinya Murata, Kim Byung Jin ci racconta una storia storia cupa ambientata a Cicero City, una città caotica dei primi del 900 (ispirata alla Londra o New York dello stesso secolo) dominata da spietate organizzazioni criminali.
In questa città agiscono nell’ombra assassini chiamati Jackals. Tra loro, c’è un giovane, il suo nome è Nicol D. Haywar, con il suo Alligatore, un’arma di grande potenza e Foa, con il Requem, una spada sacra davvero enorme. Questi due jackals incroceranno i loro destini maturando sia come guerrieri che come uomini.
In questa città agiscono nell’ombra assassini chiamati Jackals. Tra loro, c’è un giovane, il suo nome è Nicol D. Haywar, con il suo Alligatore, un’arma di grande potenza e Foa, con il Requem, una spada sacra davvero enorme. Questi due jackals incroceranno i loro destini maturando sia come guerrieri che come uomini.
Kōshi Inuzuka è un ragazzo comune che pur di non arrivare alle mani con i bulli della scuola si sacrifica e fa per loro i compiti. Il suo unico scopo è laurearsi in legge e punire attraverso questa i criminali giapponesi. Kōshi si estranea dal mondo delle arti marziali, nonostante sia il successore di una nota famiglia di guerrieri e questo provoca non pochi problemi al padre. La vita del ragazzo scorre tranquilla finché a casa sua non irrompe Momoko Kuzuryū, il cui pane quotidiano sopo proprio le arti marziali dato che è la figlia di un grande campione. I due, per via di un patto stipulato dai loro padri, sono destinati a sposarsi in modo che dalla combinazione dei loro geni possa nascere una prole imbattibile. Ma mentre Momoko accetta di buon grado e tenta in tutti i modi di avere il suo primo rapporto sessuale con il ragazzo, Kōshi vede la giovane come una fonte di rovina per la sua vita scolastica e la sua mite esistenza. I due iniziano a convivere sotto lo stesso tetto e sebbene poco per volta Kōshi inizia ad accettare la presenza della ragazza (che comunque cucina per lui, lava i vestiti e si comporta da perfetta mogliettina) continua a respingerla la sera. Ma a questo punto viene rivelato loro che sono al centro di una guerra di arti marziali, in cui assassini mandati dalle principali famiglie di guerrieri giapponesi hanno l'unico scopo di uccidere il ragazzo. Grazie all'aiuto costante di Momoko, Kōshi in un modo o nell'altro riesce a sconfiggere uno dopo l'altro i nemici fino ad arrivare allo scontro finale.
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