In uscita verso fine anno per Flashbook Edizioni un volume unico dell'ottima Moyoco Anno, Chameleon Army.
Alienazione e perdita d’identità. La ricostruzione di una società in crisi in parallelo col bisogno di un recupero dell’individualità. Il corpo come metafora e simbolo del corpus sociale, di un collettivo il cui movimento travolgente e massificato spinge sempre più alla deriva il riconoscimento del singolo e la ricerca del significato. Una femminilità consapevole e paga della propria mercificazione, pronta a sfruttare – utiliritaristicamente e consumisticamente – il proprio giogo ritorcendolo contro il suo stesso carnefice, una maschilità primitiva, inetta e prigioniera dei suoi istinti e timori. Questo e molto altro nei sette affilatissimi racconti che compongono questo prestigioso volume unico di Anno Moyoco, l’autrice che, raccolta la pesante eredità della sua sfortunata maestra Okazaki Kyoko, ha saputo, dagli anni novanta a oggi, ergersi a bandiera delle new wave della graphic novel femminile nipponica: una forma d’espressione che, negli ultimi anni, ha saputo regalare risultati entusiasmanti che contribuiscono sempre più a ledere le oramai sottili e fragili barriere che separano il fumetto dal romanzo.
Grazie al suo tratto estremamente stylish nella sua essenzialità, tanto potente e comunicativo quanto apparentemente scarno nel suo rifiuto degli orpelli grafici a ogni costo, unito allo sguardo disincantato e cinico, graffiante e impietoso, ma allo stesso tempo dolcissimo ed estremamente “umano” con cui tratteggia i suoi personaggi e le loro vicissitudini, la Anno ha saputo conquistare il pubblico giapponese, femminile ma non solo, diventando una sorta di fenomeno di costume e, al tempo stesso, una consolidata pietra di paragone.
Chameleon Army è edito in Giappone da Shodensha, casa editrice “fuori dal coro”, che si distingue soprattutto per l’elevata media qualitativa, contenutistica e narrativa, delle sue opere. Josei manga, ma non solo: sono, come detto, importanti passi di avvicinamento del fumetto al romanzo più classico, vera e propria letteratura disegnata che, pur se ufficialmente classificata come intrattenimento per giovani donne, in realtà si impone come lettura “unisex” che miete crescenti consensi fra le frange di pubblico più colte ed esigenti.
Alienazione e perdita d’identità. La ricostruzione di una società in crisi in parallelo col bisogno di un recupero dell’individualità. Il corpo come metafora e simbolo del corpus sociale, di un collettivo il cui movimento travolgente e massificato spinge sempre più alla deriva il riconoscimento del singolo e la ricerca del significato. Una femminilità consapevole e paga della propria mercificazione, pronta a sfruttare – utiliritaristicamente e consumisticamente – il proprio giogo ritorcendolo contro il suo stesso carnefice, una maschilità primitiva, inetta e prigioniera dei suoi istinti e timori. Questo e molto altro nei sette affilatissimi racconti che compongono questo prestigioso volume unico di Anno Moyoco, l’autrice che, raccolta la pesante eredità della sua sfortunata maestra Okazaki Kyoko, ha saputo, dagli anni novanta a oggi, ergersi a bandiera delle new wave della graphic novel femminile nipponica: una forma d’espressione che, negli ultimi anni, ha saputo regalare risultati entusiasmanti che contribuiscono sempre più a ledere le oramai sottili e fragili barriere che separano il fumetto dal romanzo.
Grazie al suo tratto estremamente stylish nella sua essenzialità, tanto potente e comunicativo quanto apparentemente scarno nel suo rifiuto degli orpelli grafici a ogni costo, unito allo sguardo disincantato e cinico, graffiante e impietoso, ma allo stesso tempo dolcissimo ed estremamente “umano” con cui tratteggia i suoi personaggi e le loro vicissitudini, la Anno ha saputo conquistare il pubblico giapponese, femminile ma non solo, diventando una sorta di fenomeno di costume e, al tempo stesso, una consolidata pietra di paragone.
Chameleon Army è edito in Giappone da Shodensha, casa editrice “fuori dal coro”, che si distingue soprattutto per l’elevata media qualitativa, contenutistica e narrativa, delle sue opere. Josei manga, ma non solo: sono, come detto, importanti passi di avvicinamento del fumetto al romanzo più classico, vera e propria letteratura disegnata che, pur se ufficialmente classificata come intrattenimento per giovani donne, in realtà si impone come lettura “unisex” che miete crescenti consensi fra le frange di pubblico più colte ed esigenti.
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