mercoledì 20 aprile 2011

Addio al regista Osamu Dezaki (Rocky Joe, Lady Oscar)

Domenica 17 aprile ha chiuso gli occhi per sempre dopo un’impietosa malattia il grande regista Osamu Dezaki, una delle colonne portanti dell’animazione giapponese dal dopoguerra ad oggi. Aveva “solo” 67 anni.
Dopo l’esordio come mangaka mentre frequenta ancora il liceo, nel 1963 l’autore entra a far parte della Mushi Production del “dio dei manga” Osamu Tezuka e debutta nel ruolo di regista nel 1970 con la prima serie di “Ashita no Jo”, adattamento animato del cult sportivo omonimo scritto da Ikki Kajiwara (con lo pseudonimo di Takamori Asao) e disegnato dal maestro Tetsuya Chiba, quel “Rocky Joe” che ha segnato un’intera generazione di appassionati ed è oggi considerato una pietra miliare nella storia dei manga, e quindi degli anime. Solo due anni più tardi, assieme al collega e produttore Masao Maruyama, Dezaki fonda la Madhouse, uno dei più importanti e attivi studi d’animazione giapponesi, coinvolto spesso in produzioni internazionali (tra le più recenti, Supernatural the Animation e le miniserie anime su alcuni dei più popolari personaggi Marvel Comics).

L’avventura di Dezaki prosegue con la firma della regia di veri e propri capisaldi quali “Jenny la tennista” (1973), “Remì senza famiglia” (1977), “L’isola del tesoro” (1978), “Le avventure di Marco Polo” (1979), “Lady Oscar” (1979); successivamente è il turno di “Space Cobra” (film del 1982), “Golgo 13” (film del 1983), “Caro fratello” (1991), “Black Jack – La sindrome di Moira” (film del 1996), “Clannad” (film del 2007) e “Ultraviolet: Code 044” (serie del 2008 ispirata al film con Milla Jovovich), tutti titoli – eccezion fatta per “Clannad” e “Lady Oscar”, quest’ultimo opera del magnifico duo formato da Shingo Araki e Michi Himeno – caratterizzati graficamente dall’inseparabile amico e collega Akio Sugino, col quale fonda nel 1980 lo studio Annapuru. Ma l’apporto di Osamu Dezaki all’industria degli anime in qualità di sceneggiatore, animatore, ideatore, designer e direttore si è distribuito negli anni in una miriade di produzioni diverse superando anche i confini nazionali quando, a cavallo tra gli anni 80 e 90, insegna le tecniche dell’animazione presso gli studi americani di Intermedia Entertainment, coproduttrice della serie “Mighty Orbots” (character design di Akio Sugino e Shingo Araki tra i sakkan) con Tokyo Movie Shinsha (TMS), di cui era ormai uno dei principali registi. Innovatore, sperimentatore e pioniere, grazie alle sue opere, Osamu Dezaki resterà per sempre nella storia dell’animazione giapponese e nel cuore di milioni di appassionati.

Fonte:
http://www.comicsblog.it/post/10302/addio-al-regista-osamu-dezaki-rocky-joe-lady-oscar

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