Sono stati annunciati a inizio settimana i vincitori della XVI edizione dell’Osamu Tezuka Cultural Prize
(Premio culturale Osamu Tezuka), concorso annuale del fumetto
giapponese dedicato alla memoria del grande “dio dei manga” e
patrocinato dal quotidiano nazionale giapponese, l’Asashi Shimbun, fin dal 1997.
Quattro le categorie premiate: Comics Grand Prize (miglior manga), New Artist Prize (miglior esordiente), Short Work Prize (miglior one-shot) e Special Prize
(meriti speciali). Il riconoscimento prevede un nastro, una statuetta e
un assegno di 2 milioni di yen (poco più di 18.735 euro al cambio
odierno) per il Grand Prize e di 1 milione di yen per le altre tre
categorie. La cerimonia di consegna si terrà il prossimo 25 maggio
presso la Hamarikyu Asahi Hall di Tokyo. Sei i titoli in gara per il
Premio, come sempre scelti tra tutti i volumi pubblicati nell’anno
precedente: I (Ai) di Mikio Igarashi, Ano hi kara no manga di Kotobuki Shiriagari, Un marzo da leoni (March comes in Like a Lion) di Chica Umino, L’attacco dei giganti (Shingeki no kyojin) di Hajime Isayama, Chihayafuru di Yuki Suetsugu, e Historie di Hitoshi Iwaaki (Kiseiju – L’ospite indesiderato).
E proprio a quest’ultimo la giuria composta da mangaka (tra i quali anche Go Nagai e Keiko Takemiya), saggisti, scrittori e professori universitari, ha deciso di consegnare il riconoscimento maggiore. Il Grand Prize
va dunque alla serie di Iwaaki grazie al settimo volume pubblicato in
patria a novembre del 2011. Seinen storico in corso dal 2004 sul mensile
Afternoon di Kodansha, Historie è ispirato alla
vita di Eumenes, ministro e generale di Alessandro Magno. Il manga è già
arrivato nel 2005 tra i finalisti della X edizione del concorso e si è
aggiudicato il Gran Premio nella categoria Manga al Japan Media Arts Festival 2010. Il riconoscimento di “Miglior opera nuova” va invece a Shut Hell (Shutoheru) di Yu Itoh.
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