Per millenni hanno vissuto nell’ombra, circondati da paure e superstizioni, ma ora è giunto il momento di uscire allo scoperto. Mina Tepes, benché intrappolata in un corpo di bambina, è la ultracentenaria principessa dei vampiri, e sta per dichiarare pubblicamente la loro esistenza al mondo, dando il via alla più grande integrazione razziale che la storia dell’Umanità abbia mai vissuto. Un’integrazione pagata a peso d’oro, tanto da risolvere economicamente la questione del debito pubblico del Giappone, che in cambio dovrà concederle il diritto di asilo per ogni vampiro esistente al mondo. Ma non tutti sono d’accordo, né tra gli umani, né tra i vampiri. Dimenticatevi storie sdolcinate di bei vampiri tenebrosi resistenti alla sete di sangue per amore: questa volta l’amore non è semplice romanza, ma si accompagna alla sensualità, al tormento, alla lotta per la sopravvivenza, e all’incubo del razzismo.
Tra le brume dei secolari boschi montani giapponesi si annidano migliaia di creature e spiriti da incubo, dai più innocui ai più pericolosi, dai più dispettosi ai più vendicativi. Che siano nati da emanazioni della natura stessa o dalla materializzazione di emozioni violente, la gente che vive nei dintorni dei luoghi da loro infestati li teme da generazioni, ne tramanda le gesta e li cita come monito per coloro che non portano rispetto all’ambiente e al prossimo. Ma anche fra queste entità esistono gerarchie e rancori, e nulla viene risparmiato a chiunque si dimostri debole. Colui che spiriti e umani chiamano Gagoze non teme minaccia. La sua sola presenza incute terrore: la sua indole dissoluta, la sua ferocia e la sua incredibile forza gli permettono di seminare il panico indisturbato. Ma un giorno un sacerdote taoista riesce in un’impresa che ha dell’impossibile…
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