domenica 16 ottobre 2011

Kadokawa GHD acquisisce Media Factory

Kadokawa Group Holdings ha concluso lo scorso mercoledì l’acquisizione di Media Factory, una filiale di Recruit che si occupa della pubblicazione di manga, di gadgettistica legata agli anime e della rivista Da Vinci. Con questa operazione costata a Kadokawa ben 8 miliardi di Yen, la compagnia giapponese mira ad espandere e consolidare la propria strategia sia come editore che come distributore.
Kadokawa GHD assumerà anche 168 degli impiegati di Media Factory, mantenendo al vertice il presidente attuale, Toshiyuki Yoshihara, senza peraltro cambiare il nome della compagnia.
Media Factory era stata fondata nel 1986 come succursale di Recruit Publishing, con un capitale di cento milioni di Yen, e con un fatturato che, alla fine dell’anno fiscale a marzo 2011, risultava di 18.9 miliardi di Yen.
Tra le pubblicazioni di Media Factory figurano svariate riviste quali Comic Flapper, Monthly Comic Alive e Monthly Comic Gene. A queste si aggiungono diverse light novel, come Aria the scarlet Ammo, Asobi Ni Ikuyo!, Boku Wa Tomodachi Ga Sukunai, Infinite Stratos, Kamisama Kazoku, Kämpfer, Kanokon, Mayo Chiki!, MM!, The sacred blacksmith. La ditta è inoltre uno dei principali distributori di video e card games dei Pokemon.
Kadokawa GHD è inoltre già la società madre di importanti editori, tra cui Kadokawa Shoten, ASCII MediaWorks, Fujimi Shobo  ed Enterbrain. Oltre alle numerose riviste contenitore di manga, il gruppo pubblica diverse etichette dedicate alle light novel, come Kadokawa Sneaker Bunko (Haruhi Suzumiya, Rental Magica), Dengeki Bunko (Toaru Majutsu No Index), Fujimi Fantasia Bunko (Full Metal Panic!) e Famitsu Bunko.
Tra i commentatori della notizia, Noboru Yamaguchi, autore di Zero No Tsukaima, ha espresso la sua opinione sulla sua pagina Twitter, lamentandosi di non poter più coltivare la fantasia che Media Factory fosse una piccola repubblica indipendente in lotta con tutte le sue forze contro il gigante impero di Kadokawa. Yamaguchi si è inoltre unito al collega Kenji Inoue nel chiedersi come gli altri editori di light novel reagiranno alla mossa di Kadokawa GHD.

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