11 Marzo 2011 - 11 Marzo 2012
Sono passati giorni, i mesi, le stagioni, anche queste strane stagioni sconvolte a cui ci stiamo abituando, hanno completato il loro intero ciclo, è tornata la stagione dell'hanabi, è giunto l'anniversario del primo anno del Grande Terremoto dell'est del Giappone, un'evento che per la sua portata, i suoi effetti, ha percosso la coscienza del mondo e dell'occidente in particolare costringendolo a confrontarsi con fantasmi che pensava di poter esorcizzare. I Quattro Cavalieri, nella loro versione più tecnologica hanno di nuovo percorso le strade non di una lontana polverosa provincia di questo nostro dolente pianeta, ma di uno dei luoghi che si credeva più avanzati, tecnologicamente sicuri della Terra, preparato ad affrontare i terremoti e le loro conseguenze, la cui tragedia è stata, narrata, vissuta, descritta in diretta su You Tube e Twitter, 24 ore su 24.
Alle 14,46 dell’11 marzo 2011, un terremoto di magnitudo 9,
il più forte mai registrato in Giappone, uno dei più potenti al mondo,
ne era stato registrato solo un'altro così forte, in Cile, devastò le
prefetture di Fukushima, Miyaki e Iwate (vi abitavano circa cinque milioni e mezzo di abitanti) lungo la costa nordorientale. Il suo epicentro si trovava a circa 140 chilometri nel mare. Sessantaquattro minuti dopo mentre a Tokyo i grattacieli ancora oscillavano, un'onda mortale, velocissima, una tsunami (letteralmente: «onda contro il porto»)
si abbatté sulle coste insinuandosi per decine di chilometri nel
territorio superando alcune delle più grandi barriere anti tsunami che
siano mai state costruite per proteggere le città di questa zona.
Pochissime hanno resistito. Un muro d'acqua la cui avanzata venne
ripresa, fotografata, accompagnata, in diretta da migliaia e migliaia di
videocamere, cellulari, macchine fotografiche, come si conviene ad una
tragedia dell'Era del Web 2.0, in uno dei paesi più ipercollegati del mondo...
(continua a leggere la notizia sul sito di AnimeClick)
Pray For JapanFonte:
http://www.animeclick.it/news/31455-11-marzo-2011-11-marzo-2012-il-ricordo-e-il-futuro
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