domenica 10 aprile 2016

Akira, il manga di Otomo torna in Occidente come mai si era visto prima

Il seminale manga fantascientifico degli Anni 80 ha già goduto di tre edizioni italiane, ma…
Vi segnaliamo con piacere una notizia che non riguarda direttamente il mercato manga italiano, ma che crediamo possa essere interessante per tutti gli estimatori dell’arte di Katsuhiro Otomo (e magari di buon auspicio per il futuro editoriale del nostro Paese…).
In occasione della fiera Emerald City Comicon 2016 (Seattle, 7-10 Aprile), la casa editrice statunitense Kodansha Comics ha annunciato la prossima pubblicazione di una nuova edizione del manga cult Akira particolarmente prestigiosa e invitante.
I dettagli direttamente dal comunicato stampa dell’editore, che vi traduciamo a seguire:
“Nel Dicembre del 1982 il mondo dei manga cambiò per sempre. Quello fu il mese in cui Akira di Katsuhiro Otomo debuttò all’interno di Young Magazine di Kodansha. La serializzazione di due anni che seguì definì il tono dei manga e degli anime per gli anni a venire, e oltreoceano divenne il termine di paragone di una generazione per il fumetto giapponese.
Nel 2017, per omaggiare il 35° anniversario del debutto di questo seminale pezzo di arte sequenziale, Kodansha Comics pubblicherà Akira: The 35th Anniversary Box Set. Conterrà i volumi 1-6, la serie completa, in cartonati di grande formato, più l’artbook Akira Club. Per la prima volta in assoluto in lingua Inglese, la serie sarà presentata nel formato originale da destra-a-sinistra, con le tavole originali inalterate e le onomatopee in Giapponese con traduzione a margine. Il nostro obiettivo è di produrre l’edizione Inglese finale, definitiva, presentando l’arte di Otomo nel modo più autentico e collezionistico possibile.
Ulteriori extra sono ancora da definire. Prezzo al pubblico consigliato: $199.99.”
Ci auguriamo di poter vedere anche in Italia una edizione dalle caratteristiche simili, visto che Akira è stato pubblicato per ben tre volte nel nostro Paese ma in nessuna occasione ha goduto di una veste editoriale rispettosa dell’originale: la prima, nel 1990, è stata edita da Glénat Italia sulla scia della versione americana ribaltata e colorata da Steve Oliff per la Epic Comics (un imprint della Marvel); la seconda, nel 1998, a opera di Planet Manga (già un anno prima portò a conclusione la precedente rimasta interrotta a due volumi dal finale) che curò la prima edizione italiana in bianco e nero in tredici volumi (sempre con il senso di lettura occidentale); la terza, Akira Collection, risale al 2005 e consta di 6 maxi-volumi in bianco e nero dal senso di lettura opposto al giapponese, poi ristampati con le medesime caratteristiche nel 2012.
Classe 1954, il maestro Otomo debutta come mangaka negli Anni 70; prima di realizzare l’opera che lo consacrerà a livello mondiale, Akira (1982-1990), l’autore dà vita a Fireball, che contiene molte delle tematiche che svilupperà nei lavori successivi, e a Domu, opera che gli varrà il Nihon SF Taisho Award.
È stato il primo fumettista giapponese a essere premiato con il Grand Prix  del Festival international de la bande dessinée d’Angoulême.

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