domenica 8 dicembre 2013

Traveller Robo & Usakichi, esce l'opera di Katou Kazue

Già disponibile l'opera Robo to Usakichi, pubblicata grazie alla J-Pop.
Opera originale di Katou Kazue, pubblicata in patria nipponica sul magazine Shounen Sirius della casa editrice Kodansha, dal 2005, in 5 volumetti completa. In Italia il primo volumetto è uscito con queste caratteristiche: pagine 198, formato 12×17 cm, al costo di 5,90 euro.
Vicenda ambientata su un minuscolo pianeta, strano e originale, nonchè ad un milione di miliardi di kilometri dal sole( ok, forse sto esagerando). Ad ogni modo, su questo piccolo pianetucolo sperduto, formato in sostanza da rottami, c’è un ragazzino tutto solo soletto. Un giorno, mentre contempla il cielo e pensa a suo padre, piove sul pianeta una creatura bizzarra che plana diretta vicino al giovinetto.
Robo, così si chiama il ragazzino, decide di accoglierlo e tentare un approccio. Lo strano essere, in pratica un coniglio gigante, si sveglia ben presto e si presenta: il suo nome è Usakichi e pare non avere intenti per nulla bellicosi all’inizio. Ovviamente il giovinetto non può certo aver trovato un amico nell’immediato: il coniglione infatti è alla ricerca di una nave spaziale per fuggire, dato che è un ricercato. Alle calcagna ci sono infatti delle guardie che lo catturano a tempo record.
Robo non può credere di essere rimasto nuovamente solo, si premura quindi di aprire una porta segreta che il padre gli aveva raccomandato di non toccare mai, e in breve tempo si trasforma in una specie di mostro robotico in grado di divorare altri robot o sconfiggerli con estrema facilità. E ora chi ha il coltello dalla parte del manico?
Oltre a non essere esattamente il mio genere per grafica e intreccio, trovo che lo sviluppo della trama non sia esattamente coerente. Facciamo subito un esempio: due secondi prima il bel coniglione piovuto dal cielo si dichiara amichevole, giriamo pagina e, senza alcuna provocazione di sorta, è diventato un violento che minaccia con la pistola alla tempia il povero ragazzino. Ugualmente, il ragazzino frignoso e fifone, diventa da un momento all’altro il più potente e coraggioso tra i robot, continuando a ripetersi che non è un debole. Mentre all’inizio la cosa può far sorridere, alla lunga diventa ripetitiva e fuorviante: certo che non è un debole! Può trasformarsi in un robot potentissimo e praticamente impossibile da sconfiggere! Liberissimi di provare la lettura, personalmente credo che ben cinque volumetti siano un pochino troppi.

Fonte:
http://www.comicsblog.it/post/168615/robo-to-usakichi-_fumetto

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