
Durante la conferenza, l’autrice ha risposto
alle domande del pubblico presente, rivelando di essere profondamente
debitrice a certi romanzi americani e al suo autore preferito, il “dio
dei manga” Osamu Tezuka, che con La principessa Zaffiro è
stato anche uno dei precursori dei moderni shojo (non a caso il titolo è
considerato l’archetipo degli shojo, nonché il primo del genere ad aver
introdotto il tema del travestitismo e dell’androginia). Ovviamente,
qualcuno ha colto l’occasione per sondare gli sviluppi dell’annosa
controversia tra l’autrice e la sceneggiatrice Kyoko Mizuki (scrittrice
anche dei romanzi originali) di Candy Candy, una disputa che
ancora oggi impedisce la ripubblicazione del manga e dei DVD a livello
internazionale. Con un leggero imbarazzo, l’argomento non viene
approfondito e la mangaka liquida la domanda attribuendone la ragione
alla legge sul diritto d’autore giapponese. Per quanto riguarda la sua
nuova serie, l’autrice anticipa che inizierà a disegnarla da settembre e
che sarà intitolata Le roses de Joséphine. Eroina della storia sarà infatti Joséphine de Beauharnais, donna dalla vita turbolenta e prima moglie di Napoleone Bonaparte, incoronata Imperatrice dei Francesi nel 1804.
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