mercoledì 8 gennaio 2014

Harisugawa nel paese degli specchi, arriva il fumetto in Italia

Harisugawa nel paese degli specchi: una delle novità di marzo per la RW Edizioni.
Molto simpatico Harisugawa nel paese degli specchi (Kagami no Kuni no Harisugawa), in Italia a partire dal mese di marzo con queste caratteristiche: 11×17, 192 pp, b/n al costo di 4,50 euro. Opera originale di Yasuhiro Kano, uscita in Giappone nel 2011 sul magazine Shuukan Shounen Jump della casa editrice Shueisha, in 3 volumetti, completo.
Non è male questa storia, certo sa di già visto: lo specchio viene utilizzato in infiniti manga o libri( suvvia ricordate ad esempio Lo specchio magico - Himitsu no Akko-chan o Alice nel paese delle meraviglie…) ma anche qui, seppur certo questa opera non passerà ai posteri nei secoli dei secoli, è comunque un piacevole passatempo e una lettura breve ma intensa.
Veniamo alla trama: Tetsu Harisugawa è un normalissimo liceale (chiaramente un po’ maniaco) innamoratissimo della bella a Mao Satomi. I due si conoscono e frequentano da lunghissima data: Tetsu ha salvato la vita alla fanciulla quando i due erano bimbi. Ovviamente sono sempre rimasti legati ma, mentre Mao è diventata bella, affascinante e popolare, Tetsu è un giapponese medio. Un giovanotto simpatico, ovviamente, con degli amici, ma assolutamente incapace ed imbranato con le ragazze. Un giorno accade un altro incidente, e il giovane salva per la seconda volta la vita a Mao ma…questa volta scompare! Tetsu si risveglia all’interno dello specchio di Mao: sconvolto e sconcertato non sa cosa fare, fino a che non stabilisce un contatto con la ragazza e inizia, rassegnandosi, questa nuova vita!
Non posso negare che la storia non faccia sorridere: l’impeditissimo Tetsu è simpatico da vedere, mentre Mao è la tipica bella ragazza ammirata da tutti, seppur non risulti affatto antipatica al lettore. Certo, potevano essere evitati dei dettagli un po’ troppo espliciti: non c’è bisogno secondo me di mostrare troppo quando di base c’è una storia piacevole e leggera. Fortunatamente l’autore non calca eccessivamente la mano, anche se quel che si vede, talvolta, è un tantino eccessivo: fa sorridere il fatto che quando Mao si cambi d’abito debba nascondere ogni specchio o il ragazzo ha la possibilità di spiarla, evitabile mostrare la serie di biancheria intima che appartiene alla fanciulla…
Tirando comunque le somme: non boccio assolutamente questa opera, un passatempo piacevole.

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